Il Consiglio comunale ha trattato la questione della sanità nell’area del territorio Orvietano sollevata dalla interrogazione del consigliere Carlo Tonelli il quale ha chiesto “quali atti ed azioni abbia intenzione di intraprendere l’Amministrazione comunale in ambito regionale e presso la Conferenza dei sindaci a difesa del funzionamento e potenziamento dell’ospedale e dei servizi territoriali dell’area orvietana”.
L’interrogante ha osservato che “la riorganizzazione del servizio sanitario operata dalla Regione Umbria prevede la costituzione di 2 Asl e 2 Aziende Ospedaliere. I sindaci dell’orvietano si sono prioritariamente occupati della sede amministrativa da individuare in quella ‘naturale’ di Terni, mentre invece, la conseguente confluenza dell’area orvietana nella Asl 2 di Foligno facilita il naturale confronto con realtà analoghe, ad esempio Spoleto, caratterizzata dalla presenza di un ospedale dell’emergenza e servizi territoriali ed ormai appartenente alla stessa Asl. Tale confronto evidenzia differenze sostanziali in termini di organizzazione organico e quantità dei servizi ospedalieri e territoriali”.
Il sindaco Antonio Concina ha risposto: “trovo corretta l’osservazione. Recentemente ho dovuto prendere posizione contro un tentativo di individuare in Foligno la sede della seconda Asl attirandomi anche qualche ira ingiustificata. Il processo di riorganizzazione delle due Asl è importante ed è in corso. E’ ormai noto che oltre all’organizzazione è cambiato anche il referente, il direttore generale della Asl con il quale, da qualche settimana, siamo in stretto contatto per tutta una serie di argomenti lasciati in sospeso, o meglio trattati con un certa reticenza dalla precedente amministrazione e riguardanti, non soltanto la riorganizzazione dell’organico e della quantità e qualità servizi ospedalieri, ma anche una serie di pendenze tra Comune di Orvieto e Asl. Il nuovo direttore generale con il quale mi sono intrattenuto più di una volta dimostra una capacità interpretativa molto forte delle esigenze della nostra area e della Asl di sua competenza. Non ha innalzato nessuno steccato ideologico e/o di rifiuto del dialogo. Abbiamo rappresentato tutte le osservazioni, esigenze e criticità che da tempo ormai cerchiamo di rappresentare alla generale Asl. Con il dr. Fratini si è instaurato un clima di lavoro molto costruttivo sul quale mi riservo di fornire, in tempi brevissimi, una sintesi dei progressi, siano essi positivi che negativi”.
Il consigliere Carlo Tonelli si è dichiarato “soddisfatto per le risposte e le integrazioni sul clima collaborativo che si è instaurato”.