di Bruno Grassetti)
Il paesaggio del territorio orvietano e dintorni con la sua storia e i suoi prodotti della terra e dell’ingegno sono il patrimonio che può consentire di generare occupazione e reddito in un quadro di sostenibilità ambientale. Questo il messaggio che l’assessore Claudio Margottini ha rivolto ai convenuti al secondo incontro di “progettualità partecipata” promosso dal Ceform, Centro Europeo per la Formazione in collaborazione con il Centro Studi Città di Orvieto.
Proprio in momenti di difficoltà e di crisi diffusa, ha proseguito Margottini, si possono e si devono cogliere le opportunità che ci vengono offerte dall’ambiente che ci circonda per avviare processi di accoglienza e occasioni di incontro con metodologie innovative e proposte di condivisione di obiettivi e di concrete realizzazioni con alleati sia locali che provenienti da tutto il mondo per valorizzare un patrimonio culturale e stili di vita unici e ancora poco conosciuti.
Su questi temi si è avviata una riflessione progettuale da parte dei numerosi partecipanti.
Livia Cannella, architetto, si è soffermata a riflettere sul come il processo di identità e di condivisione del valore ambientale diffuso nel territorio orvietano possa essere sostenuto da innovativi strumenti di comunicazione che generino attrazione ed emozioni e quindi capaci di promuovere creatività, sia locale che a distanza grazie alle tecnologie oggi disponibili.
Anna Maria Meoni, imprenditrice e psichiatra, ha comunicato ai presenti come la singolarità dell’ambiente orvietano abbia ispirato pensatori ed artisti come nel caso di Sygmund Freud che ad Orvieto è stato illuminato nel passare dall’autoanalisi alla psicoanalisi come prossimamente verrà ricordato in un convegno dedicato a questa esperienza.
Pier Luigi Leoni ha ricordato che Orvieto, e in genere i territori del Patrimonio di San Pietro, hanno subito per molti secoli, da parte di Roma, un forte e continuo prelievo di risorse umane e materiali. Questo fenomeno ha determinato una forma di “arretratezza”, rispetto alle potenzialità del territorio, che ha preservato risorse culturali e ambientali e che può essere oggi sapientemente valorizzata.
Franco Raimondo Barbabella ha portato la sua personale esperienza di educatore nel formare giovani orvietani che hanno saputo trasferire nelle loro attività in giro per il mondo i valori acquisiti durante il loro percorso formativo grazie alle caratteristiche peculiari di questo territorio.
Tutti i presenti hanno contribuito con interventi e quesiti alla definizione delle attività che il Progetto Ecorvieto si propone di avviare in tempi brevi, possibilmente con la partecipazione di altri attori che vorranno condividere il cammino intrapreso con un orizzonte fissato al 2020 secondo le direttive europee ma con avvio di attività ed eventi sperimentali già dalla prossima estate e con programmi didattici e di ricerca nonché di convegni sia locali che a livello internazionale a partire da gennaio 2014.
Prossimi appuntamenti di questo “progetto partecipato” venerdì 12 aprile e soprattutto venerdì 10 maggio quando Orvieto ospiterà il Convegno “Creative Industry and Green Economy” con la partecipazione come “guest lecturer” di Yin Jun, Consigliere Scientifico presso l’Ambasciata di Cina a Roma e numerosi altri relatori oltre a speciali eventi culturali, musicali e gastronomici da non perdere.
Per ricevere informazioni, inviare proposte e semplicemente partecipare al Progetto Ecorvieto, scrivere a info@ceform.eu.