L’Inps ha deciso, sulla base della spending review del Governo Monti, di non inviare più a domicilio ai pensionati (anche quelli ex Inpdap e Enpals) e ai lavoratori collocati in mobilità o disoccupazione (quindi oltre 400mila persone in Umbria), la stampa di Cud e OBis/M, creando una situazione di forte disagio in fasce della popolazione che nella stragrande maggioranza dei casi non hanno l’oggettiva possibilità di sfruttare strumenti più avanzati di informazione, così come preteso dall’Istituto previdenziale. Al contempo, anche l’Inail non invierà più a domicilio dei lavoratori infortunati il modello Cud.
La Cgil e lo Spi Cgil dell’Umbria ribadiscono un giudizio fortemente negativo su questa scelta che, ancora una volta, colpisce e penalizza le fasce più deboli della popolazione. Per affrontare tale situazione con una modalità necessariamente emergenziale, la Cgil impegna le proprie strutture ad operare per ridurre al minimo i disagi per i cittadini, soprattutto pensionati, fornendo un servizio gratuito di stampa dei modeli CUD e OBis/M e di tutela delle persone e dei loro diritti.
Pertanto, Cgil dell’Umbria e tutte le sue strutture di categoria invitano pensionati e lavoratori a rivolgersi alle Camere del Lavoro dislocate in tutta la regione, per avere assistenza gratuita dal sistema servizi Cgil (Inca e Caaf) e non incorrere in possibili sanzioni o negazioni di diritti.