di architetto Leonardo Brugiotti
A seguito della proposta presentata nella seduta di C.C. del 18 Marzo u.s., aumentano le perplessità sulla metodologia di gestione del pubblico interesse da parte di quello che resta di codesta amministrazione; mi preme puntualizzare che non capisco la tempistica con cui l’assessore Margottini si preoccupa oggi di avanzare tale proposta la quale, mi sembra tardiva rispetto al periodo in cui lo stesso Prof. Margottini è stato nominato assessore, vero è che semmai, avrebbe dovuto sin dall’inizio del suo mandato portare avanti questa importante azione. E’ anche assai strano il principio enunciato dall’assessore, secondo il quale questa iniziativa sarà di giovamento per quanto riguarda i recenti eventi alluvionali, non vedo il nesso se non quello di una sottile strumentalizzazione di un grave evento per fini politici e di ricerca di una immagine personale.
Andando nel dettaglio, la proposta presentata riporta il seguente oggetto:
PROPOSTA DI INCLUSIONE DEL TERRITORIO ORVIETANO NEL PATRIMONIO MONDIALE DELL’UNESCO-APPROVAZIONE.
Per quanto sopra, è necessario ricordare quanto segue:
Il consiglio comunale di Orvieto con delibera n. 68 del 15 giugno 2005 (per altro ricordata dall’assessore nella sua spiegazione), votò a suo tempo all’unanimità la volontà di predisporre la documentazione necessaria per attivare la candidatura della città di Orvieto all’iscrizione nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO;
quindi il procedimento è già da tempo avviato, ne consegue che la attuale delibera così come presentata non ha alcun senso compiuto, se non quello di ribadire quanto già fatto in precedenza.
A seguito di ciò venne presentata una prima pre-candidatura di Orvieto sito Unesco, di cui si allega la scheda a suo tempo già predisposta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, di cui sarebbe interessante sapere se l’assessore Margottini ne ha tenuto conto o, come sembrerebbe, ha preferito ignorarla.
Di seguito, il 16 dicembre 2008, la Giunta Comunale, con atto di indirizzo politico n. 272, ha espresso parere favorevole, sia sul metodo prospettato che sulla proposta di formare un gruppo multidisciplinare per la formulazione sia del Dossier per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale. Il programma di lavoro era correttamente articolato in quattro fasi principali:
- Una prima fase, di ricerca preliminare della documentazione disponibile;
- Una seconda fase, di elaborazione del documento preliminare del Dossier di candidatura e del Piano di Gestione da sottoporre al Ministero per i Beni e le Attività Culturali;
- Una terza fase, di stesura dei due documenti definitivi (Dossier e Piano di Gestione), da inviare per l’approvazione definitiva al Ministero per i Beni e le Attività Culturali;
- Infine una quarta fase, per la traduzione e l’editing finale dei documenti e di tutti gli allegati richiesti.
Ecco quindi alcune domande ed annotazioni, a cui l’assessore preposto dovrebbe dare risposta per far capire ai cittadini cosa si stia realmente programmando o, se ancora una volta parliamo di fumose ed impraticabili ipotesi, rivolte solamente alla ricerca di una visibilità da tempo necessaria ad una amministrazione ormai molto opaca.
La prima annotazione da fare è che la domanda per l’inserimento della città va fatta in prima battuta al Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali. . .per cui è perfettamente inutile parlare con “ l’UNESCO”,
peraltro chi di tale importante istituzione è il referente con il quale si è dialogato? In quanto parlare con “l’UNESCO” (entità etimologicamente astratta) è come dire parlare con nessuno.
L’assessore Margottini, deve chiarire quale progettualità intende portare avanti e, quali riconoscimenti e caratteristiche ha individuato.
Quale è il reale valore dei beni ambientali che dovrebbero diventare patrimonio dell’UNESCO nella proposta dell’assessore?
Il sistema vulcanico dei Monti Vulsini, attraversa diversi Comuni, che non appartengono propriamente al territorio orvietano; tali Comuni hanno già deliberato, come ha fatto il Comune di Orvieto, o sono stati contattati informalmente dall’Assessore Margottini?
Il territorio oggetto di probabile interesse è veramente “qualcosa di unico”? A questo scopo, l’assessore Margottini, in riferimento alla
“possibilità di identificare un ecotema
di eccellenza ed unicità al livello mondiale”
ritengo o almeno spero, che abbia accertato l’integrità territoriale di quanto da lui individuato, poichè BUONA PARTE del territorio, che lui inserisce nel suo “continuum di eccellenza”, nel corso del tempo è stata notevolmente alterata attraverso le attività estrattive (cave), in particolar modo nei comuni di Orvieto, Acquapendente e Castelviscardo; ovvero quante sono le aree interessate da attività estrattive e quindi già irrimediabilmente deturpate?
Siamo sicuri che, stante comunque la conoscenza del territorio di Orvieto da parte dell’assessore, sia necessario accodarsi al altri territori della Tuscia?…La nostra città da sola non basta?. . .Orvieto sorge su un pianoro (o altopiano) territorialmente bene identificato sia nella sua orizzontalità che nella sua verticalità, quindi (se non è più possibile identificare singoli monumenti come patrimonio dell’umanità) è però già intrinsecamente identificato un territorio, un ambiente ed un paesaggio nell’interezza della nostra rupe. (vedere la relazione allegata)
L’assessore dovrebbe poi chiarire i costi che tale operazione richiede, per quanto riguarda gli oneri di produzione, gli onorari da conferire ed ogni altro impegno necessario per portarla a buon fine.
Gli eventuali fondi necessari per la predisposizione del Dossier e del P.d.G. sono già stati comunicati ai diversi soggetti pubblici?
L’assessore dovrebbe chiarire di quali competenze ha bisogno, se utilizzerà i professionisti già a suo tempo incaricati, e quindi la metodologia proposta, o intende rescindere gli incarichi? In questo caso come farà?
Da ultimo ma non ultimo come espresso dall’assessore Margottini, e come anche emerso negli interventi di alcuni consiglieri comunali, questa proposta, per il raggiungimento degli obbiettivi, richiederà tempi lunghissimi che codesta amministrazione non ha più; per cui a cosa serve presentarla ora?
Questa iniziativa, seppur lodevole ed apprezzabilissima, non mi sembra sia il rimedio per risolvere gli impellenti problemi della nostra città e, pur confidando nelle straordinarie conoscenze internazionali dell’assessore Margottini, è legittimo pensare che Orvieto ha bisogno di soluzioni in tempi brevi per risollevarsi dalla presente situazione.
Viviamo in un momento di profonda crisi e le persone, i cittadini, hanno bisogno di certezze ma soprattutto hanno bisogno di amministratori che siano concreti nelle loro progettualità e nella loro propositività, così come gli stessi cittadini non hanno bisogno di “consiglieri sceriffi “che vanno in giro a verificare se i parcheggi sono pieni e se la Polizia Municipale (che ringrazio ancora per la collaborazione quando ero assessore) fa contravvenzioni in numero adeguato a soddisfare le previsioni di bilancio e ad appagare le necessità emotive dei consiglieri sceriffi.
In caso contrario la ripresa sarà ancora molto lontana e la vita quotidiana ancora più difficile se l’intento resterà ancora solo quello di conservare semplicemente i propri ruoli, tentando di gettare continuamente fumo negli occhi degli orvietani. Di nuovo codesta Amministrazione, nelle parole preoccupate di Concina (come espresse sulla stampa), evidenzia che il tema centrale su cui lavorare è il “il bilancio”, questa volta ancora più difficile da chiudere; e ancora una volta non vi sono proposte o progetti per lo sviluppo della nostra Orvieto. E’ ammirevole che l’assessore preposto abbia parlato “…con l’UNESCO a PARIGI…” Purtroppo Parigi è lontana e noi siamo qui (a proposito di Parigi, da sempre definita la “Ville Lumière”…che fine hanno fatto l’illuminazione della Rupe e dei monumenti della nostra città?), comunque noi e i turisti (ancora pochini), continuiamo coraggiosamente ed a testa alta, a camminare tra cartoni e sacchi della spazzatura.
Personalmente poi, continuo a non vedere segnali per amplificare un grande evento che abbiamo già a disposizione… Il Giubileo…; la stagione turistica è ormai alle porte e cosa abbiamo da offrire ai pellegrini ed ai visitatori che speriamo arriveranno? Dico speriamo perché come ripeto, non mi sembra di cogliere alcuna attività in merito che divulghi questo evento e renda Orvieto appetibile per un importante afflusso turistico.
Per fortuna ultimamente qualcosa sta cambiando e le donne e gli uomini di Orvieto sono più attenti a quello che accade nella loro città dove si costruisce il loro presente ed il futuro dei propri figli.