“La delibera per la dichiarazione dello Stato di emergenza per i territori dell’Umbria colpiti dalle alluvioni dello scorso novembre è da alcuni giorni all’attenzione della Presidenza del Consiglio di Ministri, è necessario che questo atto venga approvato al più presto. Chiediamo al presidente Mario Monti di accelerarne l’iter per promuovere la piena ed efficace ripresa economica ed occupazionale di molti comuni della nostra regione”: Carlo Emanuele Trappolino, deputato Pd, sollecita il Premier, sui gravi ritardi che stanno caratterizzando, in particolar modo le zone di Orvieto, Città della Pieve e Marsciano, anche in relazione alla diversa tempistica che ha riguardato la Toscana, dove da quasi un mese è stato riconosciuto lo Stato di emergenza.
“E’ bene inoltre ricordare – continua il deputato Pd – che i finanziamenti ottenuti per le regioni colpite dalle calamità sono stati approvati dal Parlamento, con la Legge di Stabilità 2013, con il parere contrario dello stesso governo. Si tratta di alcune prime risorse necessarie per il ripristino delle normali attività e per la messa in sicurezza delle zone colpite che dovranno essere seguite, nelle prossime settimane, da provvedimenti e stanziamenti mirati per sostenere la ricostruzione ed i danni subiti dalle aziende e dai privati cittadini e per contrastare con efficacia i rischi di dissesto idrogeologico”.
“Personalmente, e di concerto con il gruppo parlamentare del Pd, abbiamo presentato atti di indirizzo all’esecutivo che prevedono, tra l’altro: norme specifiche per sostenere la ricostruzione dei danni subiti dai cittadini e da qualunque tipologia di impresa; la moratoria fiscale per le imprese; la sospensione dei tributi per le famiglie colpite; l’esenzione dal patto di stabilità per gli enti locali interessati dalle alluvioni; la rimodulazione alcuni fondi, già assegnati dalle Regioni al Ministero dell’Ambiente, per interventi contro la vulnerabilità ambientale; alcuni provvedimenti mirati per le aziende agricole danneggiate; specifici finanziamenti per la messa in sicurezza dei nodi strategici infrastrutturali nazionali come appunto il territorio di Orvieto”.
“Il ricco e vivace tessuto produttivo del nostro territorio – continua Carlo Emanuele Trappolino – sta, tra mille difficoltà, cercando di ritornare ai livelli produttivi abituali. Ma la ricostruzione non può essere affidata solamente alla buona volontà di cittadini, imprenditori e lavoratori: per questo motivo attendiamo tutti una risposta concreta e risolutiva dal governo che non può più essere rimandata”.