Riceviamo da Gilberto Settimi, della commissione provinciale per il congresso del PD, dirigente storico, e pubblichiamo.
Caro Segretario
Con questa mia lettera, nel farti gli auguri per l’incarico ricevuto, voglio rappresentarti la mia amarezza politica per quanto successo in occasione del congresso che ti ha eletto dove al sottoscritto non è stato consentito di parlare per dare lettura di un documento di minoranza sulla legittimità del congresso stesso.
Se devo essere sincero non me lo aspettavo, non mi sembra davvero un bell’inizio e non è certo nello spirito fondativo e nel rispetto del pluralismo, che sono elementi essenziali della vita de P.D., ma me ne farò una ragione e parlerò al nostro Partito attraverso la stampa, cosa mai fatta prima d’ora da quando il P.D. esiste poiché a nessuno era venuto mai in mente di impedire ad altri di parlare.
Sperando che non sia questo il nuovo di cui spesso parli,ed avendo di te un vissuto diverso, vorrei capire se tale decisione è una tua idea o di qualche tuo irriducibile sostenitore poco pratico della democrazia;
come hai potuto vedere ho rispettato quanto richiestomi dal Presidente del Congresso a cui mi ero rivolto senza nessuna iniziativa plateale, ma sono a chiederti formalmente una risposta in tempi reali .
In attesa della tua risposta, voglio altresì rappresentarti la mia volontà di proseguire la mia attività nel Nostro Partito, nonostante che fatico a riconoscerlo in questo ultimo periodo, mettendo da parte quelli che il Segretario Provinciale, facendo confusione, chiama cavilli e lavorando da subito alla rielezione del nostro candidato al parlamento ed ad un grande risultato di tutto il partito.
La rielezione di C.E.Trappolino, converrai con me che è una occasione per la città e per l’intero territorio che non possiamo perdere, ma per ottenerLa serve un Partito unito e non in quattro pezzi come l’ha ridotto il suddetto congresso;
ma soprattutto credo non Ti sarà facile, come dimostrano i risultati delle primarie per i Parlamentari, convincere quella metà del Partito che non è neanche venuta a votare e sto parlando di coloro che in due anni si sono profusi in critiche gratuite e strumentali ai danni del nostro Parlamentare.
Penso Tu abbia presente che questa è la vera prova dove dimostrare subito quanto partito ti segue davvero, noi della vecchia maggioranza abbiamo garantito la ri-candidatura nonostante le enormi difficoltà e senza l’aiuto di quei dirigenti regionali del partito orvietano che nello stesso periodo anziché essere a Perugia a difendere la posizione in lista, hanno preferito andare in ferie.
In attesa di un Tuo sollecito riscontro invio i migliori auguri di buon lavoro