Confusione nel PD umbro per i risultati delle primarie, soprattutto per la bocciatura del segretario regionale Bottini, arrivato sesto a Perugia. La teoria degli uomini del partito è che gli amministratori abbiano utilizzato il loro ruolo e l’apparato amministrativo per inserirsi a gamba tesa nelle primarie, con scarso rispetto per i “politici. Il ragionamento segue l’impenetrabile logica politicante, per cui certi spazi di rapporto con gli elettori devono risultare distinti, senza sovrapposizione di ruoli. L’idea di non caricare gli uomini di partito o istituzionali di doppi o tripli incarichi risulta positiva, permette a ciascuno di offrire il meglio, ma mi sembra bislacco che diventi colpevole il tentativo di passaggio ad altro ruolo, come è avvenuto per il votatissimo sindaco di Umbertide Giulietti, legittimo aspirante parlamentare.
Ma, al di là del dibattito interno al partito, in cerca di una identità più robusta e di una classe dirigente rinnovata e legittimata, ora il problema sarà che nome dare ai presunti otto parlamentari che andranno a Roma. Quattro seggi li deciderà Bersani e su uno di quelli siederà sicuramente, sembra, Marina Sereni. In zona cesarini il nostro Trappolino, che non potrà essere rieletto se sarà infilato nella lista della Camera, ma che ha l’elezione in tasca se Rossi, il vincitore delle primarie ternane, dovesse essere candidato al Senato. Trappolino è sponsorizzato anche dal suo ex antagonista Rossi, che ha dichiarato di “essere decisamente per il recupero di Trappolino arrivato secondo nel Ternano, perché, insieme a Bocci, è stato l’unico uscente ad accettare la sfida democratica”. Per Trappolino si prospetta anche la possibilità di un eventuale incarico nell’amministrazione regionale, dato che il ternano Rossi andrà a Roma. D’altra parte, sembra una contraddizione pensare di rinnovare il partito e contemporaneamente eliminare un deputato neppure quarantenne dopo la prima esperienza, vissuta senza infamia e senza lode come la maggioranza dei suoi colleghi di Porcellum, ma preparato, con buone basi culturali, che parla scrive in italiano.