Riceviamo dagli amministratori e dai segretari di circolo del PD dell’Orvietano e pubblichiamo.
Il nostro Paese ha urgente necessità di riorganizzare la propria produzione energetica. L’instabilità del prezzo del greggio, le incertezze geopolitiche e la crisi climatica rendono la dipendenza dalle fonti fossili ormai del tutto impraticabile. Il ricorso alle fonti rinnovabili, assieme a misure di efficienza e risparmio energetico, non è più rinviabile.
Il nostro territorio vuole essere parte, con la sua peculiarità e i suoi equilibri, di questo straordinario cambiamento di modello energetico. Le caratteristiche ambientali, paesaggistiche, storiche e antropiche dell’Orvietano tuttavia impongono uno specifico modello di sostenibilità e compatibilità di area vasta rispetto al quale i diversi progetti di energie rinnovabili devono essere commisurati.
Negli ultimi anni il nostro territorio ha avuto a che fare con progetti di produzione di energia da fonti rinnovabili del tutto improponibili per dimensioni, impatto ambientale/paesaggistico, effetti pregiudizievoli su viabilità, turismo, agricoltura, qualità della vita. Progetti consentiti dalle normative, calati dall’alto senza il minimo riguardo per il contesto locale, privi di rilevanti e rilevabili effetti sull’occupazione, sul benessere delle persone, sui processi di crescita. Proposte fuori scala, quindi, privi di coerenza rispetto ai programmi di sviluppo, indifferenti alla pianificazione territoriale delle amministrazioni.
Vogliamo certamente che le nostre città e i nostri borghi siano alimentati da fonti di energia rinnovabile e pulita. Però vogliamo anche decidere quale debba essere il modello più adeguato e la scala più conveniente ai caratteri del nostro territorio. Noi ci rivolgiamo, in prima istanza, ad un modello energetico distribuito, realizzato da piccoli impianti diffusi sul territorio e sostenibili sotto il profilo paesaggistico e ambientale.
Per questa ragione, riteniamo fondamentale avviare un confronto aperto tra amministrazioni pubbliche, forze politiche, associazioni e cittadini, per la redazione di un “Preliminare di Piano Energetico Comprensoriale” (PPEC), con il quale stabilire degli indirizzi chiari in materia di impianti di produzione di energia rinnovabile e di efficienza energetica dei nuovi edifici e delle ristrutturazioni. Le indicazioni del PPEC dovranno vincolare le amministrazioni comunali, provinciali e, soprattutto, la Regione Umbria anche ai fini di un adeguamento delle normative e della programmazione attualmente vigenti.
La redazione di detto PPEC consentirebbe agli investitori di poter disporre, in via preliminare, di un quadro di certezze entro le quali poter sviluppare progetti e proposte, di avviare misure di riconversione energetica degli edifici e di introdurre standard di efficienza energetica nelle nuove programmazioni urbanistiche.
La recente vicenda del Parco Eolico sul Monte Peglia, in pieno parco STINA e in prossimità dell’Area Naturale Protetta Elmo-Melonta, esemplifica, con sin troppa evidenza, i problemi conseguenti alla mancata pianificazione e all’assenza di chiari indirizzi politici in materia. Tale progetto, che giustamente ha sollevato e solleva critiche e ferme prese di posizione, è da respingere perché completamente estraneo al contesto ambientale, fuori scala, con un fortissimo impatto paesaggistico, non coerente con la programmazione e i programmi di sviluppo delle amministrazioni comunali, incerto e privo di connessioni con le attività economiche presenti.
Noi, amministratori dei comuni dell’Orvietano e segretari di circolo del Partito Democratico dell’Orvietano ci impegniamo a:
a) intraprendere, assieme alle altre istituzioni pubbliche e le associazioni del territorio, il percorso di redazione degli indirizzi del futuro Preliminare di Piano Energetico Comprensoriale secondo i tempi stabiliti con gli altri soggetti in occasione della prima riunione.
b) manifestare, attraverso atti di consiglio e di indirizzo politico, la più netta contrarietà rispetto al progetto di Parco Eolico sul Monte Peglia (Loc. La Montagna e Loc. Poggio della Cavallaccia) attualmente in corso di valutazione e prossimo alla procedura di VIA:
c) promuovere, incontri e approfondimenti, con i candidati nelle liste del PD, su questi argomenti, permettendo alle istanze territoriali di trovare supporto nelle istituzioni competenti e favorire nuove iniziative legislative sia di carattere regionale che nazionale.