“Caro presidente Monti, aveva detto che entro sabato avrebbe risolto i problemi sull’arrivo delle risorse per l’alluvione in Umbria. Rispettiamo anche le feste, ma siamo a martedì e qui a Orvieto e dintorni non abbiamo notizie. Capisco che lei sia in campagna elettorale, ma la demagogia ha un limite”: così Carlo Emanuele Trappolino, deputato democratico e candidato alle prossime elezioni per il Pd alla Camera, al senatore Monti che in veste di premier, sabato a Orvieto aveva promesso di “occuparsi in giornata” dell’alluvione che ha colpito l’Umbria nel novembre scorso.
“Sono passati altri tre giorni ma il riconoscimento dello stato di calamità naturale non è ancora arrivato – continua Carlo Emanuele Trappolino –, e non sarebbe potuto arrivare perché il provvedimento è ora all’attenzione del Ministero dell’Economia e delle Finanze e potrà essere approvato solamente in una seduta del Consiglio dei Ministri, ad oggi ancora non convocata”.
“Monti sembra non conoscere la reale e drammatica situazione in cui vivono da settimane i cittadini e le aziende colpite dalle alluvioni, ma anche tutto l’iter che da settimane gli enti locali, la protezione civile, le istituzioni territoriali stanno portando avanti per ottenere il riconoscimento dello stato di calamità”.
“Ricordo a Monti – conclude il deputato Pd – che tutti i provvedimenti, i finanziamenti e gli atti di indirizzo a sostegno delle zone d’Italia colpite dalle alluvioni, a partire dai finanziamenti stanziati con la recente Legge di Stabilità sono stati promossi ed approvati dal Parlamento con il parere contrario del governo. Non prometta quel che non mantiene, a meno di non voler assomigliare ad altri pifferai”.