Mentre nell’ambito del “Quadro strategico di valorizzazione Orvieto”si discute di quale modello di città, presenti alla riunione per il comune l’assessore all’Urbanistica Leonardo Brugiotti, il city manager Rocco Olivadese e il dirigente del Settore Polizia Urbana e Commercio T.C. Mauro Vinciotti ed in sala rappresentanti dell’associazionismo e delle categorie, giunge la notizia che l’amministrazione comunale sia intenzionata a convenzionarsi con una associazione culturale per la gestione dei beni comunali, portando in approvazione nel prossimo Consiglio comunale lo statuto e lo schema di convenzione; a tale notizia si è aperto subito un dibattito nel quale addirittura viene ipotizzata la sospensione dei lavori di partecipazione del Q.S.V. ritenendo inopportuna la decisione di affidare a privati la gestione di importanti attività in ambito culturale che invece dovrebbero rientrare nel progetto di valorizzazione della città, con il coinvolgimento diretto di operatori del settore e di associazioni che da sempre si occupano della materia. Viene contestato comunque il metodo e comunemente si è sottoscritto un appello al sindaco per soprassedere alle ipotizzate concessioni non rilevando al momento nessuna urgenza ,al fine di riportare in discussione il tema ed anche per una esigenza di verifica e di eventuale condivisione, dopo aver sentito tutti gli operatori interessati.
In qualche intervento si è ipotizzato un abuso dei poteri se si dovesse perseverare nell’iniziativa.
Nella riunione sono state poste numerose domande sia per quanto riguarda i trasporti pubblici che sulla funzionalità dei parcheggi insilati, ma soprattutto si sono chiesti i dati relativi agli introiti da contravvenzioni e sul oro utilizzo,visto che per legge gli incassi debbono essere utilizzati per migliorie della sicurezza stradale o comunque nel settore della mobilità, consentendo di avere anche un budget a disposizione per interventi manutentivi degli impianti tecnologici di risalita (scale mobili- Ascensori) bisognosi di interventi straordinari per vetustà. Non è stata data la risposta sull’utilizzo dei fondi circa 400 mila euro da proventi delle multe dell’anno in corso, lasciando ipotizzare una distrazione dei fondi su altri capitoli di spesa.
La petizione con le firme dei presenti è stata messa al protocollo all’attenzione dei Sindaco.