A meno di un mese dagli eventi alluvionali che hanno colpito l’Umbria,la Regione ha completato oltre il 90 per cento degli interventi di somma urgenza finanziati con risorse proprie per oltre 1 milione e 500 mila euro: a dare l’informazione è l’assessore regionale all’Ambiente, Silvano Rometti, precisando che “per continuare le azioni necessarie a ristabilire la normalità, bisogna avviare gli interventi di ripristino del reticolo idrografico e per la mitigazione del rischio idrogeologico, per i quali la RegioneUmbria ha chiesto al ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, di rendere disponibili le risorse del governo e una maggiore flessibilità nella loro gestione”.
“In seguito all’immediata verifica dei danni riportati dal reticolo idrografico a causa dell’alluvione,la Regioneha attivato e quasi completato, con le Province, i Consorzi di bonifica e le Comunità montane, tutti gli interventi di somma urgenza che hanno permesso il ripristino degli argini di fiumi e torrenti, quindi del Paglia, del Chiani e del Nestore. Inoltre, è stata riattivata l’Autostrada del Sole e ripristinata la vivibilità dell’area del torrente Tresa e del Tevere. Questi interventi sono stati accompagnati dallo sgombero dei ponti coperti da alberi e altri materiali che intralciavano i corsi d’acqua ed avrebbero potuto provocare ulteriori danni e disagi in caso si fossero verificati altri eventi climatici negativi”.
“Sinora si è operato per tamponare l’urgenza, ma c’è ancora molto da fare sul fronte del ripristino del reticolo idrografico per cui si stimano risorse necessarie pari a 60 milioni di euro, mentre per la mitigare il rischio idrogeologico occorrono circa 22 milioni di euro – ha proseguito -La Regione Umbria– ha quindi ribadito l’assessore – ha illustrato le problematiche al ministro Clini che le ha accolte positivamente, impegnandosi, vista la situazione di emergenza, ad attivare tutte le procedure per accelerare gli interventi di prevenzione e ripristino dei danni alle opere di difesa idraulica e soprattutto ad approntare insieme alle Regioni un piano straordinario per la messa in sicurezza del territorio, con risorse certe”.