Il cinema è un fascio di luce che prende forma su uno schermo e va a colpire l’emozione di uno spettatore. Una storia che comincia alla fine dell’Ottocento e continua a coinvolgere nella sala buia. Un sogno lungo un film vuole raccontare come nel tempo il cinema abbia costruito un rapporto affascinante con chi guarda e di volta in volta abbia alimentato un mondo possibile in cui tanti si sono immersi e proiettati. E’ un sogno a occhi aperti e un gioco ininterrotto con i sentimenti dello spettatore: meraviglia, paura, gioia, amore, angoscia, piacere…
“Un sogno lungo un film” è un racconto di Guido Barlozzetti; progetto e immagini Massimo Achilli: sul piacere delle immagini e delle storie che raccontano. Guido Barlozzetti vi entrerà di volta in volta aprendo una porta diversa per scoprire le tante facce di una magia che continua a rinnovarsi in quella sala che oggi, con fatica e in una realtà che cambia, cerca di rinnovare e rilanciare la sua proposta. Con le sue parole e le immagini di Massimo Achilli si racconterà di un treno che arriva, di un razzo sulla Luna, del silenzio e dell’avventura, di lui & lei, del musical e dell’irriverenza, e poi la suspence, il gioco, l’indisciplina, il delirio, la memoria, l’onnipotenza e il passato che diventa futuro.
Tutto questo venerdì 5 aprile 2024 alle ore 21 ad Orvieto, Sala del Carmine in Via Loggia dei Mercanti. Con Pierre e Auguste Lumière, George Méliès, Buster Keaton, John Wayne, James Stewart, Orson Welles, Marilyn Monroe, Gene Kelly, Judy Garland, Marlon Brando, Ingrid Bergman, Jean-Paul Belmondo, Stanley & Federico e Kōji Yakusho.
L’Istituto Storico Artistico Orvietano/ISAO, che ha dato il suo patrocinio ed ha collaborato alla realizzazione dell’evento unitamente all’Università della Terza Età, la Fidapa e l’AGE/Associazione Italiana Genitori Orvieto, invita amici e soci a partecipare a questa rimmedesimazione storica e personale nel magico mondo del Cinema.
Costo del Biglietto: 12 euro; 10 euro per i soci delle Associazioni che hanno collaborato.
Il Presidente ISAO, Raffaele Davanzo