Nella giornata del 21 marzo 2024, mentre il Corpo di Polizia Penitenziaria ha celebrato il suo 207° anniversario al teatro Mancinelli di Orvieto, una voce di protesta si è alzata dalle Segreterie Regionali SiNAPPe e UIL PA Polizia Penitenziaria della Toscana. In un comunicato ufficiale, infatti, i Segretari Generali Regionali della Toscana UIL-PA Polizia Penitenziaria Eleuterio Grieco e dell’ O.S. SINAPPe Andrea Quadrini hanno dato comuicazione di aver declinato l’invito alla celebrazione interregionale.
“La scelta – spiegano – oltre ad essere un atto di protesta, è un grido disperato contro l’indifferenza e l’abbandono che affliggono gli Istituti penitenziari toscani. Le carceri della regione, lasciate nell’oblio dalle autorità regionali e centrali, si trovano in una situazione disastrosa, caratterizzata da condizioni disumane e degradanti per i detenuti e un totale disinteresse verso i bisogni dei lavoratori.
“La recente formulazione delle nuove piante organiche che ha prodotto un ulteriore taglio di 56 unità in regione a cospetto di quelle già tagliate grazie al decreto madia del 2017 e il conseguente taglio del 30% del monte ore di lavoro straordinario sono solo la punta dell’iceberg di una gestione scriteriata e fallimentar”e.
“Questa situazione – denunciano ancora Quadrini e Grieco – non solo minaccia la sicurezza e la dignità dei lavoratori, ma inciderà direttamente anche sulla gestione dei detenuti, con l’inevitabile creazione di criticità e disordini all’interno dei penitenziari della Toscana. In un contesto amministrativo ed operativo che ha dimenticato completamente il ruolo fondamentale dei poliziotti penitenziari Toscani, il SiNAPPe e la UIL PA Polizia Penitenziaria non hanno nulla da festeggiare”. “Rimarranno oggi al fianco dei propri coraggiosi colleghi della prima linea, lontani dai festeggiamenti del Provveditore regionale, finché giustizia e sicurezza non saranno garantiti per tutti. Il tempo delle parole vuote è finito !!. È ora di agire per un cambiamento vero e concreto”, concludono i due segretari.