E’ morto all’età di 84 anni per cause naturali l’orvietano Luciano Porcari, noto per essere stato autore nel 1977 di uno dei più lunghi dirottamenti aerei della storia. E’ stato trovato deceduto nella casa dove viveva a Terni con l’obbligo di presentazione alle forze di polizia, dopo essere stato scarcerato al termine di una lunga detenzione.
La sua vita è stata straordinaria, segnata da un dirottamento aereo record e dall’omicidio della sua giovane moglie nel 1994. Nel 1977, Porcari dirottò un aereo Iberia da Siviglia a Madrid, dichiarando di avere una bomba e costringendo il pilota a volare per cinque giorni sopra l’Africa ed Europa per 50.000 chilometri. L’obiettivo era costringere la giovane moglie Isabella, figlia di un ricco politico della Costa D’Avorio, a far venire con lui in Italia i loro tre figli. In carcere, Porcari costruì un prototipo di auto da Formula Uno e attirò l’attenzione scrivendo un memoriale sulla morte di Simonetta Cesaroni nel 1990 a Roma. Nel 1994, raggiunse la casa dei suoceri a Castelviscardo e, dopo aver sparato alla suocera, ferendola, portò via la moglie barricandosi in una casa poco distante. Poco dopo la uccise, sgozzandola con un coltello. Dopo una trattativa con il procuratore, Porcari fu arrestato, ma successivamente chiese di rivedere la figlia Carlotta, di fatto, cresciuta poi dai nonni materni. La sua vita è stata segnata da episodi tumultuosi e controversi fino alla sua morte.