Fosse una ragazza, sarebbe una bellissima ventenne, piena di curiosità, e felice di stare al mondo. Proprio nel 2003, nacque infatti quello che nel volgere di pochi anni sarebbe diventato un tradizionale appuntamento della tarda estate orvietana. La prima notizia è che per festeggiare il Ventennale, Radio Orvieto Web e i Fedeli di Santa Perduta annunciano che la Festa torna nella sua versione più estesa.
La Santa infatti si è di nuovo manifestata ai suoi adepti in un’apparizione estatica collettiva, favorita probabilmente da un eccesso di nocino, sicché oltre al preambolo di “In Cerca di Santa Perduta” ci sarà anche l’attesa vera e propria Festa ai Giardini di San Giovenale. Ma andiamo con ordine.
I tre giorni di iniziative, che godono del Patrocinio del Comune di Orvieto, cominceranno con il Prologo di “In cerca di Santa Perduta” che anche quest’anno si articolerà in due giorni, sempre nella cornice suggestiva di Piazzetta Simoncelli, nel cuore del quartiere medievale di San Giovenale, in un’atmosfera amichevole allo stesso tempo intima e caciarona.
Venerdì 25 agoto ore 21.15- Si comincia con “Per Francesco, sopra le stelle del jazz”, il consueto appuntamento che ricorda l’amico, nonché valente jazzista e archeologo, Francesco Satolli, scomparso quindici anni fa, lasciando un vuoto incolmabile in chi l’ha conosciuto e gli ha voluto bene. Il concerto di quest’anno è davvero di grandissimo spessore, a testimonianza dell’importante sforzo organizzativo messo in piedi per il Ventennale. Nello spazio accogliente di Piazzetta Simoncelli si esibirà infatti il fantastico IONATA/TUCCI/SOLIMENE HAMMOND TRIO, un combo affermato in tutta Italia. Max Ionata (sax tenore), Lorenzo Tucci (batteria), Vittorio Solimene (organo Hammond) proporranno un progetto inedito che si rifà alle sonorità soul e hard bop del jazz anni 60, e per questa occasione regaleranno al pubblico di Orvieto un concerto che si annuncia molto interessante, tra repertorio jazzistico tradizionale e celebri motivi tratti dal repertorio di musica pop.
Sabato 26 agosto ore 21.15- “Il mio corpo è una moquette – Orvieto canta Raffaella Carrà” è il titolo dell’ennesima serata-evento appositamente allestita per l’occasione, ultima di una serie cominciata nel 2011 con il tributo a Ivan Graziani, che è poi proseguita con gli omaggi a Lucio Dalla, Bruno Lauzi, Claudio Baglioni, Adriano Celentano, Franco Battiato, Gianni Morandi, Renato Zero e Mina. Sul palco di Piazzetta Simoncelli si alterneranno alcuni dei più valenti musicisti della scena locale (talvolta in incognito sotto fantasiosi nomi…): Andrea Gioia, Pan Carrà, Sergio e i suoi Japini, Scarràmucce e Stranizza Triu.
Tutti pronti ad omaggiare la grande signora dello spettacolo italiano, quella Raffaella Carrà che a modo suo, tra un ombelico scandaloso e canzoni semplici ma dirompenti, per ritmi e temi trattati, una sua piccola rivoluzione l’ha fatta. Raffaella Carrà ha saputo dosare sapientemente maliziosità e rassicurazione, trasgressione e innocenza, buttando là, nei tinelli marròn del sabato sera dell’Italia un po’ bacchettona degli anni ’70, cose come il “Tuca Tuca”, “Pedro”, “Forte forte forte”, “Rumore”, “A far l’amore comincia tu”, “Luca”, Chissà se va” e tanti altri brani iconici dell’epoca. E così, dopo i due prologhi, ci si sposta ai Giardini di San Giovenale per la grande chiusura con il ritorno della tradizionale “Festa di Santa Perduta”:
Domenica 27 agosto – dalle ore 17.30 alle 24.00- Compagni di merende: il picnic di Santa Perduta. I Giardini di San Giovenale, situati a ridosso delle mura, con la loro vista mozzafiato sulla vallata, con le loro due piccole grotte, con i loro prati e i loro alberi, sono un incanto raro, e quest’anno torneranno ad accogliere dalle 17.30 il picnic-fiume che apre la festa popolare pomeridiana, stravaccati sull’erba tra stuoie e lenzuoli (portateli, serviranno…), tra bimbi che scorrazzano allegramente e a cui è rivolto lo spettacolo di giocoleria e clown di Valentin. Il tutto sarà attraversato per tutta la serata da musica, porchetta, vino e sangria, tutto secondo la consueta filosofia della condivisione di ciò che la gente porta, in accordo con l’originario spirito di questa festa.
Il programma prevede poi alle 18.30 le evocazioni sonore della giovanissima Tita, al suo esordio in consolle, e poi alle 19.30 la “Cumbia al Tramonto” con gli OTRAVEZ e i loro coinvolgenti ritmi. Alle 21.00 ci sarà il momento liturgico della Processione con il Tabernacolo della Santa accompagnata dalle percussioni de LA MURGA che poi proporranno un infuocato set. Seguirà la storica Litania di Santa Perduta, a lume di candela, come vuole la tradizione.
Alle 21.45 è la volta dei SAMBA PRECARIO e a chiudere, ed è questa l’ultima grande notizia, ecco il live degli ALTROCANTO/ TRIBU’ ACUSTICA che proprio in occasione del Ventennale della Festa (e del Trentennale del loro primo concerto) si riuniranno one shot per un concerto che promette di essere epocale. A intermezzare e a chiudere con gran scianchettare di zampette ballerine, la musica di gran classe di DJEnzo e Djmaurovecchi da Radio Orvieto Web.
Un’ultima cosa: nei giorni precedenti la Festa saranno attivi sotto la Torre del Moro dei banchetti (verranno segnalati nelle pagine social di Radio Orvieto Web e di Santa Perduta) dove poter acquistare le magliette di Santa Perduta ed altri gadget nuovissimi, contribuendo così alle spese di una Festa che, come ogni anno, in quanto vera festa popolare, è libera e gratuita in tutto e per tutto. Venite con cuore allegro, ma, se volete, portate anche con voi un pensiero per Sergio Spallaccia, un amico nostro e di questa Festa, che proprio qualche settimana fa ci ha improvvisamente lasciato: a lui è dedicata, senza clamore (non lo avrebbe gradito) questa edizione.
Gli organizzatori