ORVIETO – Si svolgerà dal 25 giugno al 3 settembre prossimo, al Museo archeologico nazionale di Orvieto, la mostra dal titolo “Ritratti ad encausto” di Paolo Fundarò.La mostra propone una serie di opere realizzate ad encausto ovvero un’antica tecnica pittorica che si adatta a qualsiasi tipo di supporto (legno, tela preparata, cartone, carta, pietra, ardesia o gesso). Tale tecnica si basa sull’impiego della cera applicata a caldo come legante del colore ed ha un procedimento che presenta numerosi pregi ma che è stato poco utilizzato a causa delle difficoltà operative. I colori asciugano molto rapidamente ma i ritocchi sono agevoli e per farli non occorre raschiare, la superficie non si scrosta, la cera dà rilievo alla trasparenza e resiste all’umidità e alle muffe. I pigmenti vengono mescolati a cera punica (che ha funzione di legante), mantenuti liquidi all’interno di un braciere e stesi sul supporto con un pennello o una spatola e poi fissati a caldo con strumenti di metallo: cauteri o cestri. È questo il procedimento che differenzia l’encausto dalla pittura a cera. Questo tipo di pittura è apprezzata per la sua buona resistenza alle variazioni climatiche.
L’inaugurazione avverrà Sabato 25 giugno alle ore 18 presso il Museo archeologico nazionale. E’ previsto un intervento musicale di Carlo Lupi (flauto).
