“Una volta era Via dei Tigli, adesso come dobbiamo chiamarla?” E’ il grido di indignazione di Chiara Brizi, una cittadina e commerciante di un esercizio proprio nei pressi della Via, che ha accolto, come molti altri, con rabbia e stupore, il taglio degli alberi di tiglio che in questi giorni sta effettuando il Comune.
“Da quando ero bambina mi ricordavo dei bellissimi alberi che inverdivano la Via, adesso è veramente triste assistere al taglio di parte di essi. Ma ciò che vorrei capire è il perché, al posto dei tigli, vengono piantati altri tipi di albero”. E poi ancora: “Siamo sicuri che erano veramente da tagliare? Dalla vista dei tronchi tagliati non sembravano essere esemplari malati”. Ad annunciare ulteriori verifiche è anche Maurizio Conticelli, dottore forestale in pensione. Era stato proprio l’Assessore ai Servizi manutentivi, Gianluca Luciani, qualche settimana fa ad annunciare l’intervento spiegando che “il provvedimento si è reso necessario alla luce della relazione tecnica, redatta dal dottore forestale Cristiano Massarelli, incaricato dal Comune di Orvieto, sullo stato fitosanitario e sulla stabilità fisico-meccanica del patrimonio arboreo presente nel territorio comunale”.
L’analisi si è concentrata nello specifico su 95 piante della specie tiglio dall’età stimata di circa 60-70 anni, di cui 69 radicate lungo via dei Tigli e 26 lungo la Strada Statale 71. In particolare sono state effettuate 3 analisi visive della stabilità su altrettanti esemplari arborei e visive e strumentali, tramite dendrodensimetro e tomografo sonico, sulle altre 92 piante.