Dal 20 al 22 aprile il Dipartimento di studi linguistico-letterari, storico-filosofici e giuridici dell’Università degli Studi della Tuscia ospiterà il primo convegno internazionale dedicato al rapporto tra mondi possibili e finzioni. L’organizzazione è a cura dei docenti Giovanna Fiordaliso, Paola Del Zoppo, Alessandro Cifariello ed Emanuela De Blasio. L’incontro di approfondimento vuole rappresentare la base per futuri sviluppi di linee di ricerca sul Novecento letterario attraverso il coinvolgimento di studiosi di diverse regioni linguistiche, europee ed extraeuropee, per garantire un dialogo vivace e fruttuoso al di là delle tragiche divisioni contemporanee. L’obiettivo è quello di tessere riflessioni complesse sui rapporti tra narrazioni e realtà contemporanee con gli strumenti tipici della ricerca letteraria.
L’interrogarsi sulla frontiera tra “fatto e finzione”, in sé mobile e permeabile, significa oggi affrontare la grave questione della relazione tra realtà, post-verità e immaginazione, a maggior ragione in questo difficile momento storico. Questioni essenziali della nostra struttura culturale e antropologica, che dal pensiero antico, tragico e filosofico, approdano a noi per vie complesse e possono essere indagate tramite l’interpretazione e la rilettura di testi teorici e narrativi del Novecento e contemporanei. Con un comitato scientifico d’eccezione, che vede coinvolti Darko Suvin (Prof. Emeritus McGill University), Bernard Banoun (germanista alla Sorbona di Parigi), Françoise Lavocat (Sorbonne Nouvelle) e la professoressa Francesca Saggini, studiosa di fama internazionale, dell’Università degli Studi della Tuscia.
Il convegno vede impegnati oltre al già citato Suvin, eccellente indagatore dei rapporti tra fantascienza e politica e autore del celebre Metamorphoses of Science Fiction: On the Poetics and History of a Literary Genre (Peter Lang), Françoise Lavocat, autore di Fatto e Finzione. Per una frontiera (Del Vecchio Editore, 2021) che rappresenta una pietra miliare negli studi letterari e filosofici contemporanei, fino a José María Pozuelo Yvancos, illustre studioso dell’Accademia Reale spagnola. Aprirà il convegno una comunicazione di Maria Sotera Fornaro (Università Luigi Vanvitelli), studiosa tra le più attive, attente e lucide delle connessioni tra pensiero antico e politica contemporanea. Numerosi gli esperti stranieri e italiani coinvolti, dalle Università di Gerusalemme, Friburgo, Murcia, New York, Montpellier, e ancora Ferrara, Torino, Padova, Messina, Udine, Bari, Pisa, Sapienza, Roma Tor Vergata e Università della Calabria e di Napoli L’Orientale.
Per l’Università della Tuscia presenti letterati e storici del Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Comunicazione e del Turismo e del Dipartimento di Studi linguistico-letterari, storico-filosofici e giuridici. Il convegno con il patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Viterbo e dell’Associazione Slavistica Italiana, ha ottenuto il riconoscimento di alcuni finanziamenti. Uno da parte di una delle più importanti Fondazioni letterarie europee, la svizzera Fondation Jean Michalski pour l’écriture et la littérature, che ha ampiamente apprezzato l’internazionalità e la transdisciplinarietà del progetto per la centralità degli studi letterari nella lettura della modernità e della contemporaneità. Un altro contributo è arrivato da parte dell’Aula Confucio del Dipartimento di studi linguistico-letterari, storico-filosofici e giuridici dell’Università degli Studi della Tuscia.
Le Aule Confucio svolgono attività didattica e di promozione della lingua e della cultura cinese sotto la supervisione didattico-scientifica degli Istituti Confucio. Riguardo all’insegnamento nella scuola e nell’università pubblica, l’Istituto Confucio di Roma ha istituito ad oggi sei Aule Confucio di cui una, presso l’Università degli Studi della Tuscia. L’evento sarà trasmesso on line, per informazioni sulle modalità di partecipazione, si allegano locandina e programma.