di Silvio Manglaviti (Orvieto Città del Corpus Domini)
11 agosto 1264, da Orvieto è istituita e promulgata la solennità eucaristica del Corpus et Sanguis Domini, con Bolla Transiturus di Papa Urbano IV all’universo cristiano.
Orvieto fu elevata da Urbano IV, tra il 1262 e il 1264, Sede Apostolica della Curia. Il pontefice non si insediò mai a Roma, per eludere Manfredi ed Orvieto divenne il centro geopolitico della Chiesa in un periodo storico complesso caratterizzato da diversi fattori concomitanti: il contrasto tra Chiesa e Impero; il confronto tra Chiesa di Roma e Chiesa d’Oriente; lo scontro tra Chiesa cattolica e movimenti ereticali; le sollecitazioni degli Ordini mendicanti all’interno della Chiesa stessa; il braccio di ferro tra le superpotenze mediterranee Genova e Venezia, legate rispettivamente all’Impero e al Papato e, a loro volta, alle sopraggiungenti nuove potenze d’oltremare, islamica e tartara. Tutto questo crogiuolo di inneschi ed innesti inevitabilmente coinvolge la città di Orvieto, sede pro tempore del Soglio di Pietro.
Ed infatti proprio con Urbano IV Orvieto si trasforma politicamente, socialmente ed urbanisticamente. Il biennio della presenza di Urbano IV ad Orvieto è una displuviale tra un ante e un post. Cambia lo skyline che svetta dalle nebbie. Il papa fa edificare il palazo quatro, la residenza pontificia. S. Agostino e S. Domenico e si ristruttura S. Francesco: conventi fortezze, soprattutto quelli agostiniano e domenicano, sul ciglio rupestre che domina il piano costellato di accampamenti patarini, monito e guardia verso gli eretici.
Dopo il 1280 si costruirà il palazzo del Popolo e dal 1290 la basilica cattedrale, il Duomo. La Torre del Papa domina e sorveglia non solo dalla Rupe ma la si può vedere persino dal mastio della rocca di Sarteano, ai confini dei possedimenti Orvietani. I Signori Sette Consoli delle Arti e il Capitano del Popolo sono il compimento dell’originario governo consolare potestarile dell’antico Comune. Con Urbano IV arrivano ambasciatori, mercanti, rappresentanze, da ogni dove. Lo Studium orvietano, fondato sin dal 1013, è al culmine con la presenza di Tommaso D’Aquino, al quale Urbano IV affida la redazione dell’officio del Corpus Domini; Bonaventura da Bagnoregio; Ugone di Provenza; Sigieri da Brabante, che nel 1282 sarà ucciso proprio ad Orvieto dove egli massimo esponente dell’Averroismo era venuto per essere riaccolto al cospetto di Papa Nicolò IV.
11 agosto. Urbano IV forse non sceglie a caso la data (che ovviamente non era questa del calendario riformato Gregoriano di tre secoli dopo), tra la celebrazione di Domenico di Guzman (8 agosto, ma era morto il 6, quarant’anni prima) fondatore dei Predicatori, colonna dell’Inquisizione; il Sole Invicto del culto di Ercole rivitalizzato nel ricordo del diacono Lorenzo (10 agosto), lui, Urbano IV, al secolo Jacques Pantaleon de Troyes, arcidiacono a Liegi quando il vescovo Roberto celebrò la Fete-Dieu per il SS. Sacramento sulle visioni di Santa Giuliana de Cornillons e della beata Eva sua erede (alla quale Urbano IV scriverà da Orvieto l’8 settembre poco prima di fuggire e morire per via); dieci anni prima, 11 agosto 1253, era morta Chiara ad Assisi che nel 1240 aveva respinto i saraceni imponendo il Ss. Sacramento (Urbano, da Orvieto nel 1263, darà la nuova regola alle Clarisse che saranno dette Urbaniste); e la solennità della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo Patrona di Orvieto, il 15 agosto.
La “M” sormontata dalla stella ad otto raggi è il sigillo del Capitolo dell’Ospedale dei poveri di Santa Maria, risalente al secolo XIV. Le guglie e le cuspidi del Duomo disegnano quella M di Maria rivolta al cielo. Il SS. Sacramento è raffigurato nel Sole. Il sole nel petto di Urbano IV nell’affresco in S. Flaviano a Montefiascone. Il sole nel petto di San Tommaso. Il sole IHS di San Bernardino.
11 agosto. Il fuoco che viene dal Cielo. Quando tutto arde. Il momento culminante tra Sole e Terra all’afelio. Il 19 giugno, vicini al solstizio estivo, Urbano aveva celebrato la processione del SS. Sacramento in ricordo di quelle di Liegi. L’11 agosto istituisce il Corpus Domini. E lo affida alla Vergine Maria che sale al Cielo. Tutto questo è iniziato qui ad Orvieto, Città del Corpus Domini, geminata dal fuoco della Terra e proiettata verso il Cielo col suo Giglio d’Oro.