Proprio nei giorni scorsi, il tema della chiusura degli sportelli bancari e di altri servizi essenziali era stato oggetto di un intervento dell’ANCI Umbria che, attraverso il Presidente, Michele Toniaccini e il coordinatore dei piccoli comuni, Federico Gori ha rappresentato alle massime autorità di governo della Regione Umbria e del Consiglio Regionale, ai parlamentari umbri, ad ABI, Banca d’Italia, associazioni di categoria e ai vertici nazionali dell’ANCI, la forte preoccupazione per la chiusura di servizi essenziali per le comunità locali sottolineando che le continue chiusure di servizi bancari, indispensabili ai cittadini e alle piccole e medie imprese che insistono e resistono sui territori, specie nelle aree interne della regione, compromettono il mantenimento dell’attrattività imprenditoriale e turistica dei territori stessi.
E nella mattinata di martedì 27 luglio l’argomento è stato affrontato anche nella Sala Consiliare del Comune di Orvieto da 5 dei Sindaci del Territorio Aree Interne, per comunicare il rammarico e la non rassegnazione alla chiusura di alcune filiali di Cassa di Risparmio di Orvieto. A presenziare la conferenza, i sindaci del Comune di Orvieto Roberta Tardani, Fabio Roncella, Comune di Montegabbione, Marco Conticelli, Comune di Porano, Giovanni Ciardo, Comune di Alviano, e il sindaco di Montecchio Federico Gori.
“I sindaci hanno richiesto la possibilità di ripensare la decisione sui servizi bancari – ha esordito Tardani – l’Area Interna, infatti, va ripopolata e non viene aiutata certamente dalla perdita dei servizi essenziali. Alcuni mesi di trattative non hanno portato i frutti sperati, le filiali da ottobre verranno chiuse.” Ha continuato il Sindaco Tardani: “L’appello è rivolto alle forze politiche ed alle istituzioni regionali, le quali possono sostenere una comunità che ha bisogno di servizi e crede nella possibilità di far risorgere queste territorialità. La Conferenza stampa è di grande dispiacere, soprattutto dopo le proposte e le alternative che avevamo fornito alla banca stessa. È mancato il sostegno.”
Federico Gori, coordinatore di Anci Piccoli Comuni dell’Umbria, ha espresso un sentito ringraziamento al Sindaco di Orvieto per l’aiuto, anche se il risultato non è stato raggiunto. “L’obiettivo è contrastare un fenomeno che è la punta dell’iceberg, la chiusura delle filiali dell CDP di Orvieto, non saranno le uniche di razionalizzazioni. Cassa di Risparmio di Orvieto è la banca del territorio, istituzione locale, legata sia da aspetti sentimentali che da quelli pratici. Artigiani, piccoli imprenditori e cittadini reputano quei servizi essenziali.”
Il Sindaco ha mostrato molto disappunto anche per la proposta di ulteriore tempo per informare la cittadinanza che è stata rispedita al mittente. “Noi non ci stiamo, continuo impoverimento del territorio. Non ci si può ritrovare soli ad affrontare queste situazioni. Non possono i singoli sindaci combattere queste battaglie, è necessario che siano battaglie condivise. C’è bisogno di un’analisi politica a 360°.”
Il primo cittadino di Porano, Marco Conticelli ha espresso anch’esso un ringraziamento al Sindaco di Orvieto, accogliendo con profondo rammarico questa decisione. “Tutti i tentativi sono stati vani, anche perché la decisione era già stata presa. I dati di Banca d’Italia hanno evidenziato la presenza degli sportelli bancari presenti sul territorio pari a quelli di 25 anni fa, si accresce così la disparità dei comuni. Occorre Aprire un tavolo politico sul futuro dei Piccoli Comuni.”
Il Sindaco di Alviano, Giovanni Ciardo, ha espresso con toni forti il suo disappunto. “Queste sono decisioni prese per il bene dell’azienda ma, a parer mio, non saranno completamente riscontrabili nei numeri futuri. Una decisione che in un momento sia economico che generale disastroso, lascia tutti esterrefatti. I Sindaci si sono presi degli impegni che non hanno potuto mantenere. I servizi bancari, infatti, non sono solo per i cittadini ma anche per i turisti; sono stati tolti anche gli ATM, che poi fortunatamente è stato sostituito da altri enti bancari.”
Fabio Roncella, Primo Cittadino di Montegabbione ha dichiarato una grave mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni da Cassa di Risparmio di Orvieto. “Una Pec è arrivata 3 ore prima della riunione che dovevano fare i Sindaci con i vertici, dove la decisione di chiudere gli sportelli era ovviamente non modificabile. La popolazione anziana che caratterizza i nostri Comuni ovviamente non sarà così propensa, come previsto dai vertici della banca, a spostarsi in una filiale vicina o all’home banking. La chiusura di una sede propria, che punta a risparmiare le utenze elettriche e telefoniche non sembra così conveniente per l’intero sistema bancario della Cassa Di Risparmio di Orvieto.”
Il Sindaco Federico Gori ha concluso: “La chiave di lettura di questa nostra iniziativa di sensibilizzazione oltre ad esternare un fortissimo dissenso, è quella di interessare tutte le istituzioni superiori e a far conoscere e comprendere come è nato e si è sviluppato il percorso finora intrapreso dai comuni e dove questo finirà, visto che è necessaria un’analisi politica a 360 gradi! Come Sindaci abbiamo mostrato ampia disponibilità facendo un lavoro importante che prima non avevamo palesato, nel tentativo comunque di mantenere il servizio degli sportelli, semmai razionalizzandone i giorni di apertura. Quella di oggi non è dunque la conferenza stampa della rassegnazione, viceversa da oggi cercheremo di valutare insieme alle altre istituzioni tutte le strade alternative, compresa la possibilità di interpellare il credito cooperativo ed altri interlocutori di servizi. Non c’è nessuna resa quindi, bensì il rilancio dell’iniziativa istituzionale e politica”. (Andrea Impannati)