ORVIETOSì
lunedì, 12 Maggio 2025
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio
No Result
View All Result
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio
No Result
View All Result
Orvietosì.it
No Result
View All Result
Home Todi

Il canto della terra: un poema fotografico

Redazione by Redazione
8 Giugno 2021
in Todi, Cultura, Territorio, Archivio notizie
Share on FacebookShare on Twitter

 

Dal 12 giugno al 22 agosto 2021, a Todi (PG) nelle tre sedi della Sala delle Pietre e del Museo Pinacoteca in Palazzo del Popolo, e del Torcularium nel Complesso delle Lucrezie, si terrà la mostra di Richard de Tscharner (Berna, 1947), uno dei più apprezzati esponenti della fotografia di paesaggio.

L’esposizione, dal titolo IL CANTO DELLA TERRA: UN POEMA FOTOGRAFICO, curata da William A. Ewing, organizzata da PHOTODI, associazione culturale presieduta da Mario Santoro, in collaborazione con il Museo Pinacoteca di Todi, col patrocinio del Comune di Todi – che ha collaborato mettendo a disposizione i suoi spazi espositivi più prestigiosi -, presenta 59 fotografie che esplorano l’universo creativo del fotografo svizzero.
Ispirato da grandi autori quali Ansel Adams e Edward Weston, in più di vent’anni di lavoro, Richard de Tscharner ha viaggiato per oltre 22 paesi, dall’India all’Algeria, dall’Islanda al Perù, dall’Italia agli Stati Uniti, dal Vietnam all’Etiopia, ad altri ancora, spesso in luoghi inaccessibili o di difficile raggiungimento, riportando immagini di paesaggi, rigorosamente su pellicola bianco e nero, il vero colore della fotografia, secondo Robert Frank.

Il suo approccio fotografico è squisitamente filosofico e meditativo. Richard de Tscharner ha particolare interesse per gli effetti che le trasformazioni geologiche hanno avuto sull’ecosistema, ovvero per la traccia lasciata dalle forze geologiche, come il fenomeno dell’erosione sulle rocce o quello del vento sulla sabbia dei deserti, che nel tempo hanno dato al nostro pianeta superfici così diverse e magiche.
“Il paesaggio – afferma il curatore, William A. Ewing – continua a rivestire un ruolo primario nella pratica fotografica contemporanea, nutrito dal fascino duraturo che proviamo per la superficie del globo su cui viviamo. Negli ultimi vent’anni, Richard de Tscharner ha viaggiato per il mondo, a volte nella sua nativa Svizzera, in Italia e in Francia, – e talvolta in terre remote, al fine di catturare un vivido senso della grandezza e della complessità della ‘pelle’ del nostro pianeta”.
“La sua – prosegue William A. Ewing – è una visione a lungo termine della terra e delle forze geologiche che l’hanno trasformata, non nel corso di millenni, ma di eoni. Tuttavia, non ha deciso di catturare ciò che è semplicemente bello o piacevole alla vista, ma immagini che mostrano le cicatrici e le “ferite” subite dalla terra. Il metodo di de Tscharner è lento, deliberatamente: si prende il suo tempo per fare ogni fotografia. Con questo approccio, l’artista soddisfa la sfida che si è posto, riassunta in modo eloquente dal fotografo che ammira di più, Ansel Adams: Una grande fotografia è una piena espressione di ciò che si sente di ciò che viene fotografato nel senso più profondo, ed è, quindi, una vera espressione di ciò che si sente della vita nella sua interezza”.

Appassionato di musica classica, in particolare di Gustav Mahler, de Tscharner ha voluto costruire il percorso espositivo a Todi come un poema sinfonico, composto da tre movimenti, tanti quanti le sedi della mostra.

Nella Sala delle Pietre, s’incontreranno alcune immagini di paesaggi in formato panoramico, oltre a quelle dei particolari dei disegni che la natura ha creato sulla superficie delle rocce, dell’acqua e del legno.
All’interno del Museo Pinacoteca, prezioso scrigno di arte antica, de Tscharner propone una serie di fotografie di rovine di antiche popolazioni, per ricordare il carattere effimero della nostra civiltà, in contrapposizione con quello ultra millenario della Terra.
La sezione al Torcularium, invece, si focalizza sulla presenza umana in aree remote del mondo, dove gli esseri umani hanno conservato un rapporto più stretto con la terra rispetto alla maggior parte degli odierni abitanti delle metropoli.

E le parole di Caroline Lang, Presidente di Sotheby’s Svizzera e Vice Presidente di Sotheby’s Europa, ci offrono un ulteriore elemento per avvicinarci al lavoro di de Tscharner: “Da quando lo conosco, Richard è stato un ricercatore di bellezza e armonia. Li trova nello stesso modo sia nella natura che nell’umanità, viaggiando attraverso il tempo e i luoghi. Così come William Blake ci ha esortato a “vedere un mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico …. per tenere l’infinito nel palmo della nostra mano e l’eternità in un’ora”, così Richard lo fa attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica, catturando uno scorcio di eternità in un qualsiasi momento. ”

Accompagna la mostra una pubblicazione digitale, scaricabile dal sito www.richarddetscharner.ch.

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Note biografiche – Richard de Tscharner è nato a Berna nel 1947. Dopo gli studi superiori nella capitale svizzera, si è iscritto all’Università di Ginevra dove ha studiato economia e scienze sociali. Ottenuta la laurea nel 1973, è stato assunto dalla banca privata Lombard Odier & Cie, dove ha lavorato per 34 anni. All’avvicinarsi dei 60 anni, ha deciso di lasciare questa carriera pur gratificante per dedicarsi alla fotografia.

Benché avesse spesso viaggiato verso l’est nei paesi dell’Oriente e verso l’ovest nelle Americhe, Richard de Tscharner si era principalmente limitato a visitare le grandi capitali per motivi di lavoro. Il suo desiderio d’incontrare “l’altro mondo” lo ha portato a intraprendere un viaggio intorno al mondo, lontano dai circuiti turistici, durante il quale ha scoperto quelli che lui stesso chiama i “Giardini degli Dei”, cambiando per sempre la sua visione del mondo. Questa esperienza ha segnato una svolta nella sua vita e ha portato alla pubblicazione nel 2009 di Our World, la sua prima opera fotografica, seguita da una mostra a Ginevra.

Richard de Tscharner ha poi continuato a viaggiare verso luoghi lontani, risparmiati dalla civiltà, alla ricerca del retaggio che il nostro pianeta ci ha lasciato attraverso le epoche. Ha scovato paesaggi mai toccati dall’uomo che, secondo lui, sono in grado di esprimere la bellezza profonda del nostro pianeta ed evocare i misteri della vita. Le fotografie così scattate sono poi state presentate alla mostra De Profundis, tenutasi a Versoix nel 2015 ed in una personale organizzata presso la Sotheby’s a Ginevra nel 2017.

Richard de Tscharner, pur vivendo oggi a Dubai, continua a ritornare nel suo paese natale dove sta realizzando un progetto fotografico ambizioso sui passi delle Alpi svizzere, opera che intende completare per la fine del 2021. Una mostra e un libro su questo tema sono previsti per il 2023.

Pur essendo rimasto fedele alla tradizionale fotografia analogica in bianco e nero, Richard de Tscharner non disdegna di includere nel suo lavoro la fotografia digitale.

Realizza di solito edizioni limitate a quattro stampe, oltre ad una prova d’artista per ciascuno dei formati.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Correlati

Please login to join discussion

Ultime notizie

I bambini ci ricordano di coltivare e  preservare il “Bene  Comune”

I bambini ci ricordano di coltivare e preservare il “Bene Comune”

12 Maggio 2025

    Da lunedì 5 maggio a venerdì 9 maggio si è tenuto presso La Fondazione per il Centro Studi...

Oltre le nuvole per Roberta … Correre per continuare

Oltre le nuvole per Roberta … Correre per continuare

12 Maggio 2025

    Sempre presenti, ancora una volta motivati, di nuovo insieme e solidali con chi sta attraversando periodi di fragilità. ...

Sì Orvietana, sei in finale!

Sì Orvietana, sei in finale!

12 Maggio 2025

      Grande prova della squadra di Rizzolo, gara dalle mille emozioni, alla fine la gioia è tutta biancorossa....

Redazione

Orvietosì © 2002
Quotidiano d’informazione e d’opinione
Registrazione tribunale di Orvieto (TR) nr.101 del 13/11/2002 | Nr. ROC 33304

Direttore Responsabile: Sara Simonetti
Editore: Elzevira di Fabio Graziani

Contatti

Per informazioni inviare una mail a redazione@orvietosi.it

Informazioni sul trattamento
dei dati personali: Policy privacy

Seguici su Facebook

Orvietosì Facebook

Archivio storico

© 2020 OrvietoSi - All right reserved

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.

Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o disattivarli in .

No Result
View All Result
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio

© 2020 OrvietoSi - All right reserved

 

Caricamento commenti...
 

Devi effettuare l'accesso per postare un commento.

    %d
      Orvietosì.it
      Prodotto da  GDPR Cookie Compliance
      Panoramica sulla privacy

      Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

      Puoi regolare tutto le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.

      Cookie strettamente necessari

      Cookie strettamente necessari devono essere abilitati in ogni momento in modo che possiamo salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

      Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.

      Cookie di terze parti

      Questo sito Web utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari. </ P>

      Il mantenimento di questo cookie abilitato ci aiuta a migliorare il nostro sito web.

      Per prima cosa abilita i cookie strettamente necessari in modo che possiamo salvare le tue preferenze!

      Cookie Policy

      Maggiori informazioni sulla nostra Cookie Policy