Ma perché ogni volta che dobbiamo fare qualcosa sentiamo nel nostro cervello una vocina che dice: ”No! Non ce la puoi fare! Fai attenzione! Eh, ma tu non sei quel tipo di persona! “ Eccetera, eccetera, eccetera……
Il nostro dialogo interiore ha un peso specifico importante, fondamentale nella nostra vita e, se ci pensiamo, può determinare la strada verso il successo oppure verso il fallimento. Sia in amore, sia nella carriera lavorativa, sia nello sport, in qualsiasi tipo di performance e in generale nella vita se di te stesso pensi di non farcela, se di te stesso pensi di essere perdente, che non vai bene, che non meriti amore continuerai a crearti da solo problemi e ad entrare nel cosiddetto auto sabotaggio che tutti noi conosciamo.
Oggi voglio darti tre suggerimenti per cambiare il dialogo interiore e renderlo più “incoraggiante” anziché “sabotante”
Io sono Roberto Ausilio, psicologo psicoterapeuta, mi occupo da vent’anni di queste tematiche e cerco di aiutare le persone a vivere al meglio grazie alla crescita personale e alla psicologia pratica. Se ti interessano e vuoi approfondire questi argomenti iscriviti al canale Youtube “PSICOLOGIA E VITA” ed entra nella nostra communitry per la crescita personale “PSYLIFE” (www.psylife.it ) dove troverai tanti, tanti contenuti gratuiti
Rispetto a questo discorso del dialogo interiore è interessante capire perché noi continuiamo a pensare in questo modo di noi stessi, da dove deriva questo pensiero distruttivo, che spesso diventa anche di tipo “ossessivo”.
Le persone che si rivolgono alla mia psicoterapia sono spesso ossessionate da una serie di pensieri che entrano nel cervello come dei tarli e trovano difficile toglierli.
Questo molto spesso ha origine dai primi anni della nostra vita.
Se ci pensi, nell’infanzia si fanno un po’ i giochi della nostra personalità; se abbiamo avuto dei genitori molto dispotici che ci hanno bloccato e inibito, che nel tentativo di educarci hanno in qualche modo “segato” la nostra autostima, noi abbiamo interiorizzato quelle voci genitoriali, il genitore interiore ( Freud parlerebbe del Super Io, e nell’analisi transazionale parliamo di “Genitore” ) diventa troppo severo.
Quindi stai lì a dire a te stesso:” Hei, tu, non dovresti fare così. Si, hai ottenuto questo successo però potresti fare meglio, potresti fare di più.”
Un po’ come quando andavi a scuola e i professori dicevano: ”Il ragazzo è intelligente ma non si impegna abbastanza; potrebbe fare di più!” Che ansia!
E tutti, durante la nostra vita ci siamo portati dietro quest’ansia del “potresti fare di più”. E questo genitore interiorizzato te lo ritrovi in tutte le salse, dappertutto.
Ad esempio, se devi comprare casa pensi a chissà cosa succederà, pensi a tutte le paure, le incertezze; ecco quindi i tre suggerimenti per riuscire a superare, ad ammorbidire pian piano questo dialogo interiore e a trasformarlo in qualcosa di più costruttivo.
Il primo suggerimento per te: diventa consapevole di quelli che in psicologia della Gestalt chiamiamo i “TU DEVI”
“Tu devi essere il primo”. Tu devi essere sempre preciso e perfetto. Tu devi essere socievole. Tu devi avere tanti soldi. Tu devi avere una relazione di coppia………
Tutti i “TU DEVI” sono dei grossi macigni che ci mettiamo sulle spalle e che ci portiamo sempre con noi.
Quindi riuscire a metterli per iscritto ed oggettivarli, a conoscerli è il primo passo per metterci un bel punto interrogativo e superarli.
Il secondo suggerimento : introduci “IO POSSO” , quindi trasforma i “TU DEVI” in “IO POSSO”.
Io posso essere efficace in quello che faccio, io posso rischiare di sbagliare, io posso prendermi la responsabilità delle mie azioni eccetera eccetera…….e incominci a cambiare quel dialogo interiore iniziando a sostituire la vecchia playlist con una nuova playlist: “Io sono una persona capace, io posso riuscire, io posso amare” (come stiamo imparando in “Love Lab” la nostra psico-palestra per imparare ad amare)
Tutto ciò ti aiuterà a modificare il dialogo interiore e a renderlo più fluido.
Infine il terzo suggerimento: passa all’azione!
Prova cioè a fare finta di essere già il tipo di persona che vorresti essere, prova a fare qualcosa che faresti se già fossi “guarito” ( tra virgolette ) da quel malefico dialogo interiore.
Se ad esempio hai paura di parlare con uno sconosciuto, prova a farlo. Devi metterti un po’ in gioco passando all’azione e devi fare quello che finora non hai mai fatto perché convinto di non esserne capace, di non essere “quel tipo di persona”: Ti senti una persona timorosa e paurosa? Iscriviti a un corso di paracadutismo! Ok? Fai quello che non faresti e perciò passa all’azione. Se non lo fai non riuscirai a liberarti facilmente dei pensieri negativi che rimarranno sempre nella tua testa. Dimmi cosa ne pensi, scrivilo nei commenti, condividi, iscriviti al video canale, fai tutto ciò che ti serve per la tua crescita personale: io sono al tuo fianco e sai dove trovarmi.
Voglio salutarti con un vecchio proverbio cinese che dice “ meglio accendere una piccola candela che maledire l’oscurità.” Buona Vita!
dr. Roberto Ausilio
Psicologo Psicoterapeuta
Studio “Psicologia e Vita”
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