Parrano, Montegabbione, Monteleone, Porano, Giove, Fabro, le frazioni di Baschi, Acqualoreto, Morre, Collelungo, la Funzione Associata di protezione civile sud-ovest orvietano, grazie ai medici al personale infermieristico volontario, ai gruppi comunali, alle associazioni della Misericordia dell’Anpas regionale, Croce Verde di Spoleto, ha effettuato oltre 3000 test sierologici rapidi.
Il test sierologico rapido qualitativo che analizza il sangue capillare prelevato dal polpastrello tramite un pungidito e consente di scoprire se il paziente è entrato in contatto con il virus e quindi il suo sistema immunitario ha prodotto anticorpi di risposta. Se il soggetto risulta negativo non si può escludere la possibilità di un infezione in atto in fase precoce.
Se il soggetto risulta positivo verrà avvisato il medico di medicina generale, dovrà mettersi in isolamento domiciliare volontario, in attesa del tampone orofaringeo che sarà disposto dal Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Usl Umbria 2”. Durante i test effettuati la scorsa settimana, sono emerse alcune positività poi smentite o confermate a seguito del tampone orofaringeo.
Un test che permette elaborando i dati, anche di capire come sta circolando il virus nel nostro territorio. Un impegno questo della Funzione Associata che continuerà nelle prossime settimane interessando altri comuni, Orvieto ha iniziato lunedì 6 aprile Castelviscardo, Ficulle, Baschi, Guardea, Alviano, Allerona, Castelgiorgio, Lugnano in Teverina, Montecchio, Penna in Teverina, che sarà possibile grazie alla disponibilità dei medici volontari in pensione e alcuni ancora in servizio, ma anche al volontariato di Protezione Civile dei 20 comuni della Funzione Associata, volontari che stanno anche garantendo con la loro presenza la funzionalità dei test tamponi orofaringei e dei punti di Vaccinazione. “Questa organizzazione – dichiara in conclusione, Gian Paolo Pollini Coordinatore della Funzione Associata – è una esperienza, un modello operativo che potremmo estendere anche per implementare le vaccinazioni, aprendo più punti nel territorio, in particolare come già richiesto dai Sindaci dell’alto orvietano, promuoverò in questo senso un confronto con la ASL 2″.