PERUGIA – Walter Verini (deputato Commissione Giustizia) ha fatto presente, nella mattinata di martedì 30 marzo, al Tribunale di Rieti l’atteggiamento di protesta e sconforto che anima i famigliari di Barbara e Matteo Gianlorenzi, vittime nel 2016 del terremoto di Amatrice, per il rinvio dell’udienza a causa mancata notifica nei confronti dell’unico imputato.
“Questa mattina ho avuto un colloquio con il dott. De Angelis, presidente del Tribunale di Rieti, – ha detto Verini -al quale ho rappresentato lo stato d’animo, lo sconforto e la protesta dei familiari di Barbara e Matteo Gianlorenzi, i due giovani coniugi di origine orvietana morti ad Amatrice nel terremoto dell’Agosto 2016, e dell’Associazione ai loro nomi intitolata. Il motivo della giusta protesta è legato al recente rinvio dell’udienza preliminare fissata appunto presso il Tribunale di Rieti per mancata notifica nei confronti dell’unico imputato”.
“Il presidente del Tribunale, che da qualche mese ha avuto il procedimento dopo il lavoro istruttorio della Procura, – ha sottolineato Verini – ha motivato la mancata notifica per il cambio di residenza e insieme di legale difensore effettuati dall’imputato. Lo stesso presidente De Angelis, che ha affidato ai Carabinieri il compito di rintracciare il nuovo indirizzo dell’imputato e del nuovo legale, si è detto fiducioso nel fatto che il prossimo 24 giugno l’udienza preliminare inizierà regolarmente”. “Anche noi ci auguriamo che sia così – ha concluso Verini. Il dolore dei familiari di Barbara e Matteo, della stessa comunità orvietana merita che non ci siano ritardi ulteriori e che il procedimento giudiziario prosegua celermente il suo iter”.
“Di vita non si muore”, appuntamento al BiPop con l’autrice Claudia Cipriani
Al Bilocale Popolare verrà proiettato “Di vita non si muore”, film- documentario su Carlo Giuliani scritto e diretto da...