ORVIETO – Il PCI Umbria, federazione di Orvieto, esprime l’assoluta contrarietà all’autorizzazione dell’impianto fotovoltaico in località San Faustino , il quale, per le dimensioni e ubicazione, determinerebbe un impatto ambientale e uno stravolgimento degli equilibri naturalistici, dell’ambito territoriale circostante.
“Il regime di semplificazione dell’iter autorizzativo – si legge in una nota – che la legislazione consente allo sviluppo di fonti alternative per la produzione di energia, non prevede di subordinare a nessuno scopo produttivo, il primario rispetto delle caratteristiche naturali, non solo dei terreni su cui insistono gli impianti, bensì del territorio omogeneo del quale fanno parte e delle sue naturali destinazioni.
Nel caso specifico, oltre a trovarci a ridosso di un sito UNESCO, il fatto che i campi fotovoltaici che concorrono al progetto complessivo, vengano meticolosamente collocati quasi ad incastro tra le aree di rispetto, di varia tipologia, non può ritenersi sufficiente a definire l’opera prevista, esente dall’apportare una considerevole e durevole variazione alla natura ed alla destinazione di quel territorio”.
Su questi elementi, su altri aspetti di carattere tecnico e di conformità progettuale, il Partito Comunista locale di concerto con la Federazione Regionale, ha depositato presso il Dipartimento della Regione Umbria, incaricato della valutazione ai fini dell’autorizzazione, le proprie osservazioni a sostegno della richiesta di respingimento del progetto presentato.
“Naturalmente, – conclude la nota del PCI – come già in corso, restiamo completamente disponibili a collaborare con quanti, Forze Politiche, Associazioni e Cittadini, stanno portando avanti analoghe azioni. L ambiente e le politiche ambientali sono state assoggettate, dalle dinamiche economiche e finanziarie relegando in secondo piano il rispetto e la tutela di essi. Concludendo con il pensiero di un filosofo tedesco del 900 Hans Jonas ognuno di noi ha dei diritti e doveri da rispettare, mentre le future generazioni avranno solo dei doveri, siamo noi che dobbiamo garantire loro, ai nostri figli, ai nostri nipoti, un mondo e una società sostenibile sotto tutti i punti di vista”.
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