Nessuna collaborazione è mai scontata, men che meno quella tra due mondi coevi e separati per attitudine e generazione. Ma agli organizzatori del MAF tutto questo non ha creato nessun ostacolo.
E così ci hanno messo tutti insieme, un gruppo di scrittrici Orvietane (Laura Calderini, Aurora Cantini, Alessandra Carnevali, Lucia Custodi, Eleonora Passeri, Paola Sellerio, Tiziana Tafani) e numerosi gruppi e artisti musicali di ogni tendenza, per richiamare l’importanza della contiguità nell’arte e nel saperla comunicare.
Un connubio tra musica e scrittura già sperimentato con successo nella precedente edizione e che quest’anno, seppur con tempi e modalità dettati dall’emergenza, si è voluto consolidare strizzando l’occhio alle artiste donne: “Perché musica e scrittura sono femmine”, come hanno sottolineato le autrici. Una formula frizzante e inconsueta che ha visto salire sul palco, per ogni serata, una “madrina” che, abbracciando una metrica più smart nel presentare frammenti di una propria opera letteraria, ha messo in evidenza il forte legame fra note
e parole.
A dimostrazione che sotto l’apparente “mood” sonnacchioso, Orvieto nasconde una realtà viva con tante diverse sensibilità culturali che aspettano solo occasioni del genere per uscire allo scoperto.
Serate, infine, che hanno contribuito a far dimenticare, seppure per l’arco di poche ore, l’epoca straniante da cui veniamo e che ci hanno ricordato che c’è un collante formidabile anche per superare la paura, che si chiama arte, e che può avere diverse declinazioni ma una destinazione condivisa, quella di rendere comune il bello che ci restituiscono la musica e le parole.
Sono stati momenti di formidabile allegrezza, ce la portiamo nel cuore al posto di un sole di agosto che non è riuscito a scaldarci, con la promessa, l’auspicio, di tenere salda questa collaborazione e partecipare ancora tutti insieme a un nuovo progetto corale. Grazie agli organizzatori del MAF 2020 per l’impegno portato avanti con grande sacrificio, passione e generosità e, perché no! un grazie a chi riesce a diffondere la musica delle parole con altrettanti sacrificio, passione e generosità.
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