I capigruppo di opposizione Franco Raimondo Barbabella (Prima gli Orvietani) e Cristina Croce (Siamo Orvieto) hanno inviato un’interrogazione al sindaco di Orvieto, Roberta Tardani riguardante la rimodulazione regionale dei Fondi europei Fse e Fesr 2014-2020 per il contrasto del Coronavirus e le azioni dell’Amministrazione Comunale.
Di seguito il testo dell’interrogazione con richiesta di risposta sia scritta che orale in Consiglio comunale:
CONSTATATO IN PRIMO LUOGO
· che il Consiglio Regionale dell’Umbria del 9 giugno u.s. ha approvato a maggioranza le proposte della Giunta di rimodulazione dei Fondi europei Fse e Fesr per l’emergenza Coronavirus per oltre 108 milioni di euro;
· che contestualmente ha approvato all’unanimità un emendamento a firma di Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) che prevede che eventuali modifiche e/o integrazioni all’atto vengano partecipate e condivise con le categorie produttive, economiche e sociali della Regione;
CONSTATATO INOLTRE
· che i 108 milioni di euro liberati con la rimodulazione dei Fondi europei Fse e Fesr 2014-2020 per il contrasto del Coronavirus sono destinati per un aiuto diretto alle imprese e ai cittadini: circa 53 milioni del Fondo sociale europeo e oltre 55 del Fondo europeo di sviluppo regionale;
· che per il Fesr la Giunta regionale a febbraio 2020 ha rimodulato 21 milioni di euro, spostando risorse da azioni in ritardo o che presentavano difficoltà di attuazione rispetto ad altre che presentavano maggiori necessità, con un’attenzione particolare al turismo e alla cultura;
· che il 7 maggio scorso sono state rimodulate nuove risorse del FESR per 34,4 milioni di euro, pari a circa l’8 per cento dell’intero importo del programma: 8 milioni per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e per attrezzature; 3,5 milioni per la creazione di imprese e sostegno a start up; 2,5 milioni per imprese culturali e creative, 500mila euro per l’economia sociale e 1,75 milioni per l’Itc; oltre 20milioni di euro per il sostegno al capitale circolante delle imprese; 5 milioni per la promozione turistica e 4 milioni per rendere fruibili anche in epoca Covid gli attrattori culturali;
· che inoltre la riprogrammazione ha messo a disposizione dal FSE un importo di quasi 53 milioni di euro immediatamente disponibili e che di questi 7 milioni vanno al sostegno dei lavoratori autonomi; 3,7 milioni per le categorie svantaggiate; 10 milioni per il potenziamento del reinserimento occupazionale; 33,6 milioni per l’istruzione, dalla scuola dell’infanzia fino all’università, e di questi ultimi 8 milioni sono dedicati alle borse di studio Adisu;
CONSTATATO INFINE
· che le azioni proposte sono di sostegno ad alcune categorie di lavoratori, in particolare quelli autonomi;
· che sono un supporto diversificato ai diversi livelli del percorso educativo, di istruzione e formazione;
· che alcuni interventi sono di continuità col programma già intrapreso e mirati al sostegno delle categorie svantaggiate della popolazione;
· che una prima azione, di importo finanziario significativo, è destinata a strumenti di inserimento e reinserimento occupazionale post-emergenza al fine di garantire la ripartenza del sistema economico-sociale regionale.
Tutto ciò constatato si interroga la S.V. per sapere:
· quali sono le iniziative pubbliche, poste in essere alla data odierna e programmate, con le quali l’Amministrazione comunale ha divulgato o sta divulgando nei confronti degli operatori privati, degli enti e dei soggetti pubblici, la possibilità di accedere ai Fondi rimodulati;
· quali sono gli atti formali con i quali l’Amministrazione ha deciso di aderire alle opportunità offerte dai Fondi europei FSE e FESR rimodulati;
· se è previsto uno specifico intervento da parte dell’Amministrazione, in forma singola o aggregata, nell’ambito del percorso educativo di istruzione e formazione.