ORVIETO – Svolta storica nella scuola Baschi/Orvieto, il sabato non si va a scuola. La decisione è stata presa martedì 7 gennaio durante la seduta del consiglio d’istituto straordinario con all’ordine del giorno l’estensione della settimana corta a tutte le classi di tutti gli ordini di studio dell’Istituto comprensivo Orvieto/Baschi. Una votazione che, come prevedibile, è stata accompagnata anche da qualche momento di tensione ma che, alla fine, ha portato al risultato del sabato a casa per tutti gli studenti. Essendo già iniziata la scuola ed essendo già operative sulla piattaforma del Miur le iscrizioni, il provvedimento sarà però attivato a partire dall’anno scolastico 2021/2022. Un compromesso che, alla fine, è stato approvato con 12 voti a favore, 6 contrari e 1 astenuto e che, materialmente tradotto in una delibera, impegna la scuola a metterla in atto nei tempi previsti.
Tra i sostenitori del Sì, la dirigente scolastica, la rappresentante Ata, i rappresentanti dei genitori e i docenti di tutti gli ordini di studio: infanzia, primaria, secondaria di primo grado. Superato l’ostacolo del sabato libero a scuola, ora, il prossimo impegno sarà trovare una soluzione per quanto riguarda i trasporti che, con il cambio di orario delle lezioni, dovranno, necessariamente essere rivisti.
“Vista la maggioranza di famiglie favorevoli a tale cambiamento e vista la maggioranza del cdi similmente favorevole – ha spiegato Pasquale di Paola, uno dei genitore favorevoli al Si – ci stiamo impegnando a raccogliere le firme dei genitori e a definire con più precisione gli accordi con l’amministrazione comunale per chiedere un suppletivo passaggio al CDI in tempi brevi che renda operativa ed attuabile tale delibera già dal prossimo anno scolastico”.
“Risultano prive di fondamento e pretestuose – ha aggiunto Di Paola – le criticità legate al discorso mensa. Infatti alla secondaria di I grado non cambierebbe assolutamente nulla in quanto le classi a tempo corto attuerebbero il loro orario senza rientri quotidiani . Ugualmente non creerebbe criticità l’ adeguamento dei trasporti, dopo le ampie rassicurazioni ricevute dall’amministrazione comunale”.
A far storcere il naso, però, sono appunto i tempi. “Sono altrettanto prive di fondamento le motivazioni addotte dalla scuola per il discorso iscrizioni in corso. Ricordiamo alla scuola che, in larga maggioranza, i genitori che iscriveranno i propri figli al tempo corto sono a favore che lo stesso sia distribuito su cinque giorni lavorativi. Quindi la vera anomalia, e non rispetto della volontà delle famiglie, è non permettere alle stesse di avere questa possibilità di scelta.
Perché con una forzatura incomprensibile e poco rispettosa del rapporto scuola-famiglia, la scuola continua a negare tra le opzioni dell’ offerta formativa questa scelta. Quindi ben venga la decisione presa della settimana corta per tutti. Ma i genitori restano ancora fiduciosi che tale passaggio possa avvenire già dal prossimo anno scolastico”. Va in questa direzione, dunque, la richiesta al consiglio d’istituto di riunirsi di nuovo in collegio per anticipare di 1 anno l’entrata in vigore della settimana corta.
“Fino a due anni fa parlare di settimana corta alla scuola di Orvieto era un tabù – tiene a ribadire Di Paola – A cambiare le carte in tavola e a rendere la scuola più al passo coi tempi e in sintonia con le aspettative della societa’ attuale è stato l’arrivo della nuova dirigente scolastica, dott.ssa Antonella Meatta che, con professionalità e coraggio, ha avviato in via sperimentale la settimana corta nel precedente anno scolastico e ha confermato questa sua visione di rispetto verso questa linea votando convintamenteSì in questo Cdi.. Possiamo tranquillamente affermare che anche la scuola di Orvieto/Baschi ha intrapreso quel cammino per diventare sempre di più una scuola al passo coi tempi e a misura degli alunni”. [suggeriti]
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