ORVIETO – Sono trascorsi oltre quaranta giorni da quando il nuovo sistema di parcheggi nel centro storico è entrato in vigore ed i commercianti già fanno un primo bilancio sui risultati prodotti. Interpellati dal nostro giornale, una dozzina di operatori economici le cui attività sono dislocate tra corso Cavour, piazza del Popolo e la zona del Duomo, si dicono sostanzialmente soddisfatti delle nuove disposizioni, seppur con accenti e sfumatore spesso molto diversi.
I commercianti a cui Orvietosì si è rivolto, hanno sottolineato come il ritorno dei parcheggi in piazza del Popolo e piazza Vivaria sia stato solo il primo passo per provare a rilanciare la vita economica in centro città, a cui dovranno seguire altre iniziative: in tutti gli interpellati, anche tra coloro che non hanno visto sostanziali miglioramenti negli affari nel mese di novembre appena trascorso, c’è la consapevolezza che Orvieto debba essere promosa in maniera sempre più efficace e che le nuove disposizioni sui parcheggi entrate in vigore lo scorso 21 ottobre, possano essere solo il primo di una serie di passi da intraprendere.
Quel che si ricava da una breve chiacchierata con gli operatori commerciali è un’impressione di cauto ottimismo, anche in virtù dei risultati ottenuti nello scorso mese di novembre, forse il mese più difficile da sempre per Orvieto, quello nel quale non essendoci particolari manifestazioni in città, vedere il centro storico affollato è praticamente quasi impossibile.
Eppure per la maggior parte degli esercenti intervistati, lo scorso mese è andato in controtendenza rispetto al magro risultato dello stesso periodo dello scorso anno: certo, non si sono fatti risultati eclatanti ma senz’altro Orvieto è sembrata più affollata e “la gente è sembrata molto più tranquilla, meno frettolosa”, come ha detto una nota commerciante di calzature.
Tra gli intervistati non è mancato neanche chi, al contrario della maggior parte dei suoi colleghi, non ha visto alcun miglioramento rispetto alla precedente disposizione, pur ritenendola comunque necessaria per provare ad invertire la tendenza nel lungo termine.
“Personalmente sono contrario alle autovetture in centro – esordisce un esercente che ha la sua attività proprio su Piazza del Popolo – fosse possibile pedonalizzerei tutta la città ma purtroppo occorre fare i conti con la realtà di Orvieto. Alla vecchia amministrazione che ha svuotato dalle auto questa piazza, rimprovero di non aver pensato a come riempirla.
Guardiamo la realtà dei fatti, pensiamo all’inverno e non alla stagione estiva, quando la gente comunque gira: cos’era questa piazza un anno fa? Chi c’era dopo una certa ora che andava in giro? Nessuno, anche perchè non si è pensato neanche a potenziare l’impianto di illuminazione, questa piazza di notte è completamente buia ed è un vero peccato, perchè è un vero gioiello che meriterebbe una promozione di valore”, conclude.
Sulla stessa lunghezza d’onda si ritrova sostanzialmente Giuseppe Santi, presidente di Confcommercio Orvieto, per il quale il ritorno dei parcheggi in centro è comunque un servizio che viene offerto al cittadino, una possibilità ulteriore di poter fruire di una parte della città importantissima: “Fare un primo bilancio sul ritorno delle strisce blu a piazza del Popolo e nelle zone limitrofe è un po’ prematuro – dice Santi – ma di certo è un primo importante passo. Da quello che mi viene riferito dagli esercenti della zona, un certo ottimismo traspare, occorre dirlo, anche se un primo vero bilancio si potrà fare solo nel medio – lungo termine, Svuotare il centro dalle auto non sarebbe stato sbagliato in sè, occorreva però pensare a tutta una serie di iniziative che invogliassero le persone a salire nel centro storico. Purtroppo il problema dello spopolamento e della crisi delle attività proprio in quello che rappresenta il cuore della città non è un problema solo orvietano, ci mancherebbe. Molti comuni hanno pensato alle più svariate soluzioni ma io credo che già il fatto di consentire un comodo parcheggio a chi vuole frequentare la città, sia una soluzione”, conclude.
Per quanto riguarda le altre iniziative che l’amministrazione dovrebbe prendere per salvaguardare il patrimonio economico del centro, Santi non ha dubbi: “Già avere un dialogo è un buon proseguimento, purtroppo con la precedente amministrazione spesso siamo stati coinvolti in decisioni che erano già state prese. Ritengo che il centro di Orvieto possa essere rilanciato partendo da quei volani che sono la ex caserma Piave e l’ex ospedale, strutture il cui rilancio può fare da locomotiva per l’intera città. Sono anni che se ne parla, io credo che Orvieto debba finalmente capire cosa vuol fare di queste strutture”. (Gabriele Marcheggiani)
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