ORVIETO – Alle prese di posizione e alle notizie di stampa di queste ore inerenti le nomine nei CdA del Centro Studi “Città di Orvieto” e di TeMa, con particolare riferimento alla situazione di quest’ultima, il Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, interviene precisando, per quanto riguarda:
TeMa
Mercoledì sera ho partecipato al cda dell’associazione TeMa durante il quale ho preso atto delle dimissioni di tutti i consiglieri. Nella stessa riunione ho chiesto e fatto mettere a verbale che venisse convocata d’urgenza l’assemblea dei soci. Non avendo ad oggi il cda ancora provveduto, questa mattina è stata formalizzata via Pec la richiesta di convocazione nei termini indicati dallo statuto con odg: dimissioni cda, rinnovo cda, situazione finanziaria dell’associazione ed eventuale messa in liquidazione. Riteniamo doveroso che sia il cda, seppur dimissionario, a illustrare ai soci dell’associazione TeMa la situazione economica e le ripercussioni che avrà sulla prossima stagione del teatro Mancinelli.
“Agli smemorati che ritengono che il problema della TeMa sia relativo alle nomine del nuovo presidente e del cda – puntualizza – ricordiamo che la gestione del teatro Mancinelli è stata affidata dalla precedente amministrazione attraverso un bando, basato sull’offerta economicamente più vantaggiosa, contestato da più parti e ritenuto antieconomico dagli stessi operatori del settore. E i timori della sostenibilità di una gestione affidata a una associazione già gravata da un pesante debito, scaricando le responsabilità sui lavoratori, rischiano oggi purtroppo di materializzarsi”.
“Ricordiamo inoltre che la stagione teatrale è stata presentata in maniera inusuale lo scorso maggio, in piena campagna elettorale, dalla precedente amministrazione, assolutamente conscia della situazione economico-finanziaria dell’associazione – aggiunge il sindaco – Questa amministrazione, marcando un segno di discontinuità con tutte le esperienze del passato, intende risolvere una volta per tutte l’equivoco sulla natura giuridica della TeMa e scogliere i nodi di come questo equivoco abbia pesato nei rapporti con il Comune, socio benemerito dell’associazione. Lo faremo anche a costo di doverci assumere, noi per altri, la responsabilità di prendere decisioni dolorose ma doverose per il rispetto dei cittadini orvietani. Oggi le priorità sono due: salvaguardare i posti di lavoro e salvare l’immagine del nostro meraviglioso teatro che è e deve essere uno dei principali presidi culturali di una città che di cultura si nutre”.
Nomine del nuovo cda del Centro studi “Città di Orvieto” questa amministrazione ha già da giorni individuato i propri rappresentanti e i ritardi sono soltanto dovuti all’opposizione che pubblicamente lamenta delle mancanze della maggioranza ma in realtà non ha ancora trovato l’accordo sui due nominativi da proporre.