ORVIETO – Conto alla rovescia per la Staffetta dei Quartieri di sabato 22 giugno. L’appuntamento è in Piazza Duomo, come “antipasto” alla decima edizione del Memorial Internazionale di Atletica Leggera Luca Coscioni. La manifestazione, secondo una formula consolidata, è pressochè lo stessa delle scorse edizioni. In collaborazione con l’Associazione “Semaforo Verde”, alle 21.15 ci sarà la Micro Staffetta con oltre 200 piccoli atleti nati dal 2012 al 2015. Poi la Mini Staffetta per i nati dal 2008 al 2011. Alle 21.40 sarà la volta della Staffetta per i Ragazzi delle Scuole Medie.
Per le 22 è in programma l’esibizione del Gruppo Sbandieratori e Musici dei Quartieri di Orvieto e l’estrazione dei biglietti della lotteria abbinati ai quartieri promossa dal Comitato Cittadino dei Quartieri. Come primo premio, in palio, una crociera nel Mediterraneo per due persone offerta da Orvietur, 500 euro di buoni acquisto presso il supermercato Pam Local e un Day Spa Rilassante eun Day Spa Benessere Termale per due persone all’impianto termale Fonteverde di San Casciano dei Bagni. Dopo aver accolto gli atleti della Staffetta del Corpus Domini “Praga-Bolsena-Orvieto”, alle 22.30 prenderà il via la Staffetta degli adulti che si sfideranno su un percorso di circa 930 metri che si snoda tra Piazza Duomo, Via Soliana, Piazza Marconi, Via Cesare Nebbia, Corso Cavour, Via Duomo e di nuovo Piazza Duomo. Ecco le squadre agli ordini degli anterioni, tra questi nomi saranno scelti i 10 frazionisti – di cui una donna e un Master 40 .
OLMO
Anterione: Mauro Bellini
Costanzo Alessandro
Passero Nicolò
Gnagnarini Nicola
Gnagnarini Anna
Giammorcaro Leonardo
Ermini Ludovico
Tiberi Matteo
Lupi Paolo
Fratini Adriano
Derna Gei Ar
Porcari Nicolò
Mosconi Filippo
Romoli Matteo
CORSICA
Anterione: Fausto Agneni
Michele Sberna
Tanara Elena
Lorenzo Frizzi
Ubaldini Raffaele
Lorenzo Casarelli.
Alessio Buraccioni
Michele Massini
Simone Menichetti
Taddei Andrea
Giuliano Avola
Matteo Stramaccioni
Fabio Sberna
Alberto Crocchia
STELLA
Anterione: Franco Picchialepri
Frescucci Gabriele
Frosinone Ruggero
Cotigni Raffaele
Rossi Francesco
Giani Ivan
Calvanelli Marco
Miglietta Chiara
Serafini Sonia
Fornero Sara
Gentili Daniele
Ramunno Giacomo
Anatol Blascu
Leonardo Di Lucio
Simoncini Fabio
Martino Giuseppe
SERANCIA
Anterione: Luciano Fringuello
Ricci Lorenzo
Bellini Fabrizio
Edoardo Tonelli
Stramaccioni Giulia
Marchino Paolo
Hoxha Malvis
Giovanni Urbani
Luzio Francesco
Papalino Gabriele
Ricci Bernardo
LA STORIA DELLLA STAFFETTA
La Staffetta del “Corpus Domini dei Quartieri” è nata nel lontano 1958 con il nome di “Fiaccola della Verità”. Un gruppo di sedicenni del Centro Turistico Giovanile, una associazione di ispirazione cattolica, assecondati e guidati dal Vescovo di allora – S.E. Mons. Francesco Pieri -, immaginarono e crearono un evento che ripercorresse il tragitto compiuto dal Sacro Lino del Miracolo Eucaristico, da Bolsena ad Orvieto.
La corsa voleva simboleggiare la Fede “che passa veloce e sicura come la traslazione delle Reliquie”; con la fiaccola del vincitore. Attesa al suo arrivo da una moltitudine di persone, venivano accesi i ceri votivi prima della messa, che, nella Cappalla del SS Corporale, dava inizio alle celebrazioni della Festività del Corpus Domini.
Alla staffetta della “Fiaccola della Verità” veniva dato grande risalto sugli articoli dei giornali dell’epoca, ma non si parla mai dei vincitori della corsa, perchè seppur tra le squadre dei vari paesi ci fosse un sentito agonismo, a prevalere era l’aspetto religioso della manifestazione. La premiazione avveniva sul sagrato del Duomo la domenica successiva. La gara negli anni ha variato i suoi connotati tecnici e regolamentari: il percorso è variato, i partecipanti sono spesso cambiati (i Comuni del Comprensorio; Bolsena con i Quartieri; Orvieto contro città vicine come Arezzo, Terni, Civitavecchia, Perugia; i Quartieri con la SMEF; infine la formula, sembra definitiva, con solo i 4 Quartieri), ma la sua essenza è rimasta la stessa: una Manifestazione che non avrebbe un cuore e un’anima se non fosse legata alla festività del Corpus Domini.
E’ una serata, quella, nella quale gli atleti, “la meglio gioventù”, si mettono in gioco dando il 101% di quanto hanno nelle gambe e nei polmoni, nella ricorrenza più significativa per Orvieto : l’emissione della Bolla Transiturus da parte di Papa Urbano IV, che istituiva la festività del Corpus Domini, un anno dopo l’avvenimento del miracolo Eucaristico di Bolsena. Anche la città in quei giorni dà il meglio di sé, si veste a festa con i colori dei suoi quartieri, con gli stendardi, con gli altoparlanti che narrano del suo glorioso passato, facendoci gonfiare il petto d’orgoglio. Questa ricorrenza, rappresenta ancora l’unico avvenimento in cui l’Orvietano un po’ cinico e distaccato, con quel senso di ingiustificata superiorità (se non per la sua storia) che lo caratterizza, si concede e partecipa: gli uomini ed i ragazzi sfilano con il Corteo Storico, le donne e le ragazze danno vita al Corteo delle Dame, altri formano il gruppo dei popolani, altri partecipano alla composizione della processione religiosa, gli atleti si impegnano nella staffetta. Quest’ultima ha anche il merito di dare ad ognuno una squadra da sostenere ed incoraggiare, con un tifo antico e sentito. Nei giorni che si avvicinano alla gara ti chiedono come va la preparazione, le possibilità del quartiere di ben figurare, o anche: “ma io di che quartiere sono?” Vogliono prendere parte. Guardate gli occhi e le espressioni dei presenti agli arrivi nelle vecchie foto, quanto entusiasmo traspare!
Questo evento ormai è comune ed unisce più generazioni, i nonni, atleti delle prime edizioni vedono oggi correre i nipoti, e per molti , come per me, le sensazioni sono rimaste le stesse di quando ero ragazzo.
Ricordo che adolescenti, in quelle meravigliose serate di giugno, andavamo in Confaloniera per vedere giù, lontano, lungo la Patarina, le luci delle moto e i corridori passare, poi di corsa a Porta Romana, per vederli di nuovo e Fernando Scattoni, Luciano Fringuello, Stocchetti senior, Carlo Moscatelli e tutti gli altri erano atleti inarrivabili. Poi invece è toccato anche a noi, e la partecipazione si è prolungata negli anni: io ho disputato la mia prima staffetta nel 1972, poi mi sono ritrovato a partecipare come Master 30, e nel 1996, da Master 40, ho corso la mia frazione in 2’45” , contribuendo alla seconda vittoria dell’Olmo. L’ultima staffetta da frazionista l’ho affrontata nel 2002, insieme ai miei figli Adriano e Nicolò, che all’epoca avevano rispettivamente 17 e 15 anni.
E così come me tanti altri: i Pedichini, gli Stocchetti, i Moscatelli, i Ciriciofolo, i Fringuello, i Paradiso, i Ferrari, i Sangiovanni, ecc..
Un’altra caratteristica che contraddistingue questa gara è il grande rispetto che gli atleti hanno gli uni degli altri, per la consapevolezza che “Only the Brave“, solo i coraggiosi si concedono alla tenzone e accettano di affrontare sia la durezza della gara, sia il rischio di essere superati dagli avversari di fronte all’ intera città, e nel ricordo della partecipazione c’è l’orgoglio per la propria prestazione reso più vivo dalla considerazione e ammirazione anche per l’avversario, sia vincente che sconfitto. Le animate discussioni tra gli Anterioni che accompagnano le vigilie della gara, magicamente si spengono alla partenza, e si sciolgono in un abbraccio comune ed in un applauso ai vincitori.