di Renato Piscini
Nonostante le ultime elezioni amministrative , ad Orvieto, c’è un vuoto politico da riempire.Sembrerebbe un paradosso ma ad una attenta analisi siamo a questo punto: i partiti si sono espressi con il solito tran tran di rito a rimorchio di quelli nazionali mentre le liste civiche, da sole, hanno tentato una qualche novita’, a dire il vero solo una ha provato a distinguersi!!
Sostanzialmente la proposta e ‘ stata nelle linee di rito politico conosciuto cosi come la risposta dei cittadini con il voto…arroccamento sui due partiti riconoscibili con qualche distinguo di partiti minori o liste collegate salvo una come dicevo.
Questo perche’ il voto viene alla luce di pancia o per rapporti-interessi innominabili o di basso profilo senza la minima autocoscienza civica o profilo culturale.
Nessuno e, quello che fa più tristezza, e’ l’assoluta assenza, in termini di proposta, del mondo imprenditoriale commerciale, anch’esso imbavagliato nei riti di asseveramento o di non Interferenza si e’ reso partecipe o protagonista di idee o proposte degne di questa citta’.
La classe dirigente latita in tutti i settori ad Orvieto ma specie in politica, lo abbiamo visto nelle presentazioni di liste e nei dibattiti correlati, da ultimo nella resa degli eletti o copia e incolla o emeriti sconosciuti nei banchi delle segreterie politiche, basta guardarsi indietro di poco per un paragone efficiente.
Pertanto come segnalato, e’ d’uopo occupare questo vuoto politico e l’appello va ai liberi e forti di quel mondo riformista liberal democratico che ha dato i natali a tanta gente competente, seria, efficiente, lungimirante come oggi occorre che sia. Stiamo come stiamo in una crisi politico amministrativa in questa città che meriterebbe ben altro. Non mi sembra che l’attuale aggregazione in essere (la vincente) abbia le carte in regola per una risposta.
Rimane l’appello a quei soggetti preparati e attenti alle dinamiche politiche che ci sono in città, che spero abbiano il coraggio o senso civico per adoperarsi; la strada sara’ lunga e dura perche’ si dovranno modificare modi e consuetudini di raportarsi tra mondo politico e imprenditoriale nonché tra cittadini. Il momento e’ proprizio sono in atto mutamenti e dinamiche inaspettate che possono favorire questo nuovo modo succitato …basta crederci.