TERNI – Sono 137 i dipinti realizzati dagli alunni della scuola media Guglielmo Marconi di Terni nell’ambito del progetto “La gioia di vivere” renderanno più accogliente e la sede e le stanze di degenza della Rsa “Le Grazie” dell’Azienda Usl Umbria 2.
Si consolida la collaborazione, iniziata tre anni fa al centro di riabilitazione Domus Gratiae, tra l’istituto scolastico e il distretto di Terni dell’azienda sanitaria grazie all’impegno della preside professoressa Vilma Toni, della referente del progetto professoressa Silvana Casagrande, degli insegnanti di educazione artistica e soprattutto degli alunni che hanno riprodotto su tela, con grande maestria, opere di celebri artisti.
L’inaugurazione della mostra, che si svolgerà all’interno della struttura residenziale di viale Trento e che prevede anche un piccolo concerto dell’orchestra della sezione musicale della scuola Marconi, è in programma venerdì 3 maggio alle ore 16 con la partecipazione degli ospiti della struttura e dei loro familiari, dei genitori degli alunni, dei docenti e studenti coinvolti, della preside, dei rappresentanti della direzione dell’Azienda Usl Umbria 2 e del distretto di Terni e del personale della Rsa.
Lo scopo del progetto è di rendere anche questo luogo più allegro e colorato, come già avvenuto per la Domus Gratiae. I quadri degli alunni potrebbero forse riuscire a far sentire meno soli o a “distrarre” gli ospiti, almeno per un po’, dalle loro sofferenze. Non secondario l’obiettivo di sensibilizzare gli alunni al tema delle problematiche legate alla vecchiaia e alla sofferenza di alcune categorie di persone in un’età, come quella adolescenziale, in cui ci si pensa poco, ma che è comunque importante conoscere.
“Gli anziani – spiega la responsabile della struttura dell’Azienda Usl Umbria 2 dottoressa Marina Marinelli – costituiscono un vero e proprio pilastro della società di oggi e una grande ricchezza. Sono da custodire le loro conoscenze ed esperienze, perché oggi più che mai i giovani hanno bisogno di maestri di vita come loro. Allo stesso tempo i ragazzi possono divenire una risorsa di umanità ed una risposta all’isolamento in cui vivono tanti anziani, in famiglia e soprattutto presso le strutture residenziali, dove le iniziative proposte da giovani e giovanissimi vengono accolte sempre con grande entusiasmo”