di Valentino Saccà
ORVIETO – Era il 1938 quando l’Italia promulgò le Leggi Razziali Fasciste, primo autentico manifesto del razzismo italiano, che dalle scuole germinò poi gravemente in tutto il tessuto sociale. Da quella data tristemente storica sono passati 80 anni, e oggi A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), Coordinamento Regionale Umbria, vuole smuovere le coscienze dei giovani, attraverso la realizzazione di una mostra sul tema, ospitata presso il Palazzo Comunale di Orvieto. Nella mattinata di lunedì 4 febbraio, presso la Sala Consiliare del Comune di Orvieto si è tenuta, davanti alle classi di studenti, una conferenza per riflettere sulle Leggi Razziali del 1938 a cui è seguita l’inaugurazione della mostra.
In apertura il sindaco Giuseppe Germani ha fatto i saluti istituzionali e una riflessione sul tema. “Ringrazio innanzitutto l’A.N.P.I. – ha esordito Germani – che continua a mantenere vivo il ricordo, perché c’è necessità di approfondire la storia specie con i giovani e organizzare un futuro forse migliore. Ringrazio inoltre i dirigenti scolastici, i docenti e gli studenti qui presenti oggi e ricordo che in primavera ci sarà un appuntamento a Camorena“.
Piergiorgio Oliveti, segretario generale di Cittaslow International, durante l’incontro si è speso in un breve ma esaustivo excursus storico per inquadrare le origini del razzismo e dell’antisemitismo in Italia. “Tra i tanti errori commessi dal regime fascista durante il suo ventennio si apre questo enorme buco nero della storia italiana legato alle Leggi Razziali – ha spiegato Oliveti – Nel 1938 viene propagandato il Manifesto della Razza, in cui si stabiliva la superiorità della razza ariana e tutto ebbe inizio con un gruppo di scienziati fascisti . Iniziarono a circolare notizie false ma anche notizie parzialmente false (quindi ancora più insidiose), modificando anche certi parametri medico-scientifici legati alla razza. La scuola fu la prima istituzione a farne le spese, grazie all’allora ministro dell’istruzione Bottai, il quale applicò al sistema scolastico queste leggi”.
“Concludo dicendo che bisogna sempre ricordare – ha concluso Oliveti – ma senza retorica, mai in modo museale e polveroso, perché la memoria va assimilata specie dalle nuove generazioni. Ricordo inoltre, come già il sindaco ha ricordato, che stiamo organizzando un percorso a piedi da Orvieto a Camorena fino a Sermugnano, dove avevano trovato rifugio i martiri in questione. Ci sarà anche un progetto di teatralizzazione su questo evento storico”. “Su espresso invito del Comune di Roma mi sono recata con i miei studenti alla sinagoga – è intervenuta la professoressa Marella Pappalardo – dopo un’attenta lettura del testo 16 ottobre 1943 di Giacomo Debenedetti. Io esorto sempre gli studenti e i giovani ad informarsi a leggere tanto per non banalizzare un argomento di tale portata etica oltre che storica”.
La vicesindaco Cristina Croce si è poi unità ai ringraziamenti del sindaco, lanciando anche un bel messaggio agli studenti presenti. “Oggi mi auguro – ha sottolineato Croce – che voi ragazzi usciate da qui con dentro un’emozione, cercando di proiettare su voi stessi il senso di privazione e disagio che quelle persone hanno provato sulla loro pelle”.
In chiusura ha preso parola la dirigente scolastica Isabella Olimpieri. “Il tema delle Leggi Razziali – ha chiosato Olimpieri – è forse uno degli argomenti che più interessa gli studenti anche in sede di esame, e credo che il motivo che sta alla base di questa curiosità sia lo sconcerto. Le Leggi Razziali furono attuate in primis nelle scuola, che da luogo di aggregazione si era trasformato in un luogo di segregazione ed esclusione. Proprio dall’ambiente scolastico prende il via l’antisemitismo per poi allargarsi a tutta la società. Ringrazio l’A.N.P.I. per momenti di profonda riflessione come quello di oggi”.
Hanno partecipato all’inaugurazione:
Istituto Comprensivo Orvieto-Montecchio, Classi 3D e 3M con Dirigente dott.ssa Olimpieri, professoresse Barattolo, Bellagamba e Grassi
Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi, Classe 3D , professoresse Collepardi e Rosella
Liceo Artistico Classe 5B prof.ssa Pappalardo
Liceo Linguistico Classi 4L1 , 4L2 e 4SAL Vicepreside prof. Luciano
In collaborazione con: Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà/ Comune di Torino, Corso Valdocco, 4/a – Torino
Istituto Comprensivo Orvieto/Montecchio, Dirigente Isabella Olimpieri / Prof. Giulia Barattolo
Istituti Scolastici di Orvieto
Patrocinio:
Comune di Orvieto
Provincia di Terni
Regione dell’Umbria