Sarà visitabile fino a domenica 13 gennaio il 30° Presepe nel Pozzo, che ha visto i sotterranei del Pozzo della Cava, nel quartiere medievale di Orvieto, popolarsi di personaggi semoventi a grandezza naturale, lungo il filo del racconto di una certa rivalità tra un angelo “delle cose” e un arcangelo “degli spiriti”. Grandissimo e perfino inaspettato l’apprezzamento per questo allestimento che presenta addirittura due Natività: una “annunciata” a Maria dall’arcangelo Gabriele e popolata di animali, e l’altra sotto la protezione dell’angelo Raziel, narratore dell’intera storia.
Tra gli elementi di maggior gradimento, il Bambinello animato per l’occasione dall’artista fanese degli effetti speciali Andrea Giomaro, recentemente balzato agli onori della cronaca sia per il suo museo dei Riciclosauri ad Acqualagna, che per aver curato il trucco prostetico di Paola Cortellesi nel suo ultimo film «La Befana vien di notte».
«Sinceramente la voglia di concludere con questo successo l’esperienza di trenta anni di Presepi nel Pozzo era molto forte – spiega l’ideatore Marco Sciarra – soprattutto perché in tre decenni abbiamo visto svanire nel nulla tutti gli sforzi di costruirci attorno qualcosa che avesse un senso per il quartiere e la città, dalla manifestazione «C’era una volta» che una ventina di anni fa riaprì gran parte dei sotterranei della via, fino alle “tortucce” dell’associazione «La Cava e i Cavajoli», dai progetti del festival dei sotterranei e della via dei presepi, bloccati prima del nascere dalle scelte di varie amministrazioni, fino al circuito dei presepi, in evidente fase di stallo da diverse edizioni.
A farci cambiare idea, nonostante l’isolamento totale in una via buia e sempre più lontana dal centro (quest’anno più che mai il quartiere medievale risultava al di là delle Colonne d’Ercole) è stato il grande attaccamento dimostrato dai numerosi visitatori, per cui l’evento è diventato a pieno titolo una tradizione del Natale orvietano. Oltre all’offerta ricevuta da una nota casa d’arte italiana, grazie alla cui collaborazione potremo esporre, in occasione della 31^ edizione del Presepe nel Pozzo, dei piccoli “oggetti” strettamente legati al tema dell’anno, il cui narratore sarà Giuda Iscariota. Insomma, abbiamo fatto 30, facciamo 31, a costo di rimanere sempre più soli!
Naturalmente ci impegneremo da subito nella promozione di questa 31^ edizione, che si preannuncia molto impegnativa, e speriamo che qualche soggetto di buona volontà si possa adoperare perché il nostro presepio non sia l’unico punto vitale in un quartiere tanto bello quanto abbandonato.
Con l’occasione vorremmo ringraziare gli organizzatori del Presepe Vivente, che per due giorni l’anno ci fanno sentire meno soli, e tutto il personale, comunale e non, che si è adoperato per la sicurezza dei visitatori delle due manifestazioni concomitanti, ripristinando, dopo anni di richieste inascoltate, il “normale” senso di marcia di Via Loggia de’ Mercanti».