ORVIETOSì
mercoledì, 21 Maggio 2025
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio
No Result
View All Result
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio
No Result
View All Result
Orvietosì.it
No Result
View All Result
Home Cronaca

Alice Rohrwacher scrive a tre governatori: “Così la monocoltura delle nocciole ha cambiato l’Altopiano dell’Alfina”

Redazione by Redazione
3 Febbraio 2019
in Cronaca, Secondarie, Archivio notizie
Share on FacebookShare on Twitter

La regista pluripremiata Alice Rohrwacher, attraverso il quotidiano “La Repubblica” ha voluto lanciare un appello ai presidenti della Regioni Umbria, Lazio e Toscana affinchè intervengano per contrastare quello che definisce “uno dei più drastici cambiamenti del territorio”. Il territorio è quello dell’Alfina, “un paesaggio nuovo, del tutto trasfigurato, dove campi, siepi, alberi scompaio-no per lasciar posto a impianti di nocciole a perdita d’occhio”. “Niente, sia chiaro, contro le nocciole – dice – non credo che di per sé questa sia peggiore di altre monocolture. Ma sono sgomenta di fronte alla vastità e alla pervicacia di un fenomeno che tutto ha invaso, dal bacino del lago di Bolsena all’Affina e alla Maremma. Il cuore del paesaggio italiano si sta trasformando in una monocoltura perenne, che sta cancellando ogni cosa”.

Di seguito il testo dell’articolo pubblicato da La Repubblica:

 

Il paesaggio trasformato
Caro direttore, voglio lanciare sul suo giornale un appello alla presidentessa della Regione Umbria, Katiuscia Marini, al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Scrivo nella speranza di trovare sia un’istituzione che abbia a cuore il proprio territorio e chi lo abita, sia una politica desiderosa e capace di pensare uno sviluppo vero e comunitario, sostenibile per tutti. Vivo e lavoro nell’altopiano dell’Alfina, tra Orvieto e il lago di Bolsena, là dove il confine tra Umbria, Lazio e Toscana è quasi invisibile, e per questo mi rivolgo ai tre governatori.
Qui ho realizzato due film, Le Meraviglie nel 2014 e Lazzaro felice nel 2018.
È un territorio con cui ho un legame molto intenso, un paesaggio che porto con me come una spada fatata, come un talismano. Eppure oggi, ad appena pochi anni – o addirittura mesi – di distanza, mi sarebbe difficile immaginare tali film in questo luogo. Non qui. Che cosa è successo? Ebbene, nell’ultimo anno sono stata spesso lontana da casa per motivi legati al mio lavoro, e al mio ritorno ho assistito a quello che, senza esagerare, definirei come uno dei più drastici cambiamenti del territorio da quando sono nata: un paesaggio nuovo, del tutto trasfigurato, dove campi, siepi, alberi scompaio-no per lasciar posto a impianti di nocciole a perdita d’occhio.
Niente, sia chiaro, contro le nocciole: non credo che di per sé questa sia peggiore di altre monocolture. Ma sono sgomenta di fronte alla vastità e alla pervicacia di un fenomeno che tutto ha invaso, dal bacino del lago di Bolsena all’Affina e alla Maremma. Il cuore del paesaggio italiano si sta trasformando in una monocoltura perenne, che sta cancellando ogni co-sa. Non sto parlando della somma di tanti piccoli ettari do-ve economie familiari investono per integrare i propri redditi agricoli ma di grandi multinazionali che plasma. no e trasformano interi territori. Addirittura, molti picco-li contadini e allevatori con cui mi sono confrontata durante le riprese hanno sempre più difficoltà ad accedere alla terra per svolgere le loro attività, perché tutto il suolo fertile viene venduto a caro prezzo per questa unica gran-de monocoltura.
Loro stessi vengono corteggiati su più fronti ad entrare a fare parte di questo processo di trasformazione con il miraggio di lauti guadagni. Sono preoccupata. Non è la preoccupazione estetica del cittadino che vuole la bella campagna per rilassarsi la domenica. Fenomeni di tale vastità non possono non avere un impatto sull’ambiente e sull’assetto socio-economico di un territorio. Mi rendo conto che è una preoccupazione difficile da condividere perché non ha l’evidenza di un ecomostro su una spiaggia, ma si tratta di una trasformazione subdola che aggredisce un equilibrio complesso e che non si può cancellare con un po’ di dinamite.
Gli esempi del degrado esistono: l’impatto di queste monocolture si è già palesa-to proprio nella Tuscia e nei Cimini, dove tra tanti tragici eventi l’eutrofizzazione del lago di Vico ha compromesso l’intera vita delle sue acque. Mi sembra chiaro che siamo davanti a un fenomeno che trasforma il bene di pochi nel-la maledizione di tanti. Quali saranno i contraccolpi di un cambiamento così radicale del paesaggio, quali saranno le conseguenze dei trattamenti, dei fertilizzanti, dei diserbanti di una coltura così intensiva? Sono state fatte le dovute valutazioni di impatto ambientale, sulla salute pubblica, sulle preziose falde acquifere, sulle relazioni socio-economiche, sul turismo, per trasformazioni di tali vastità? Sono state coinvolte le istituzioni competenti, le Università, i comitati, la società civile per valutare se questa trasformazione sia davvero positiva per il territorio nel suo insieme? Se ritengono positivi tali cambiamenti, invito i tre presidenti a spiegarli a me e alle tante persone come me che assistono attonite a questa trasformazione. Se invece condividono le nostre preoccupazioni, agisca-no guarito prima nel riprogettare le politiche di sviluppo di un territorio che appartiene a tutti noi.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Correlati

Please login to join discussion

Ultime notizie

Il rugby ci unisce: oltre 450 bambini allo stadio De Martino per il progetto dell’Orvietana Rugby

Il rugby ci unisce: oltre 450 bambini allo stadio De Martino per il progetto dell’Orvietana Rugby

21 Maggio 2025

      ORViETO - Una grande festa dello sport, dell’inclusione e dei valori educativi si è svolta oggi presso...

“OrvietOvale”. Prima edizione School Day Game

“OrvietOvale”. Prima edizione School Day Game

21 Maggio 2025

    Mercoledì 21 maggio si e' svolta, al campo sportivo "De Martino" di Orvieto Scalo, alla presenza del Primo...

Il Pozzo della Cava inserito nella guida tedesca «Umbrien» della Michael Müller Verlag

Il Pozzo della Cava inserito nella guida tedesca «Umbrien» della Michael Müller Verlag

21 Maggio 2025

  Bellissima trattazione del complesso archeologico del Pozzo della Cava nella guida dell’Umbria appena uscita presso la casa editrice Michael...

Redazione

Orvietosì © 2002
Quotidiano d’informazione e d’opinione
Registrazione tribunale di Orvieto (TR) nr.101 del 13/11/2002 | Nr. ROC 33304

Direttore Responsabile: Sara Simonetti
Editore: Elzevira di Fabio Graziani

Contatti

Per informazioni inviare una mail a redazione@orvietosi.it

Informazioni sul trattamento
dei dati personali: Policy privacy

Seguici su Facebook

Orvietosì Facebook

Archivio storico

© 2020 OrvietoSi - All right reserved

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.

Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o disattivarli in .

No Result
View All Result
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio

© 2020 OrvietoSi - All right reserved

 

Caricamento commenti...
 

Devi effettuare l'accesso per postare un commento.

    %d
      Orvietosì.it
      Prodotto da  GDPR Cookie Compliance
      Panoramica sulla privacy

      Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

      Puoi regolare tutto le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.

      Cookie strettamente necessari

      Cookie strettamente necessari devono essere abilitati in ogni momento in modo che possiamo salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

      Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.

      Cookie di terze parti

      Questo sito Web utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari. </ P>

      Il mantenimento di questo cookie abilitato ci aiuta a migliorare il nostro sito web.

      Per prima cosa abilita i cookie strettamente necessari in modo che possiamo salvare le tue preferenze!

      Cookie Policy

      Maggiori informazioni sulla nostra Cookie Policy