ORVIETO – E’ stato convalidato l’arresto nel carcere di Terni, disposto dagli agenti della Stradale, con l’accusa di omicidio colposo plurimo, dell’autista del tir che ha preso fuoco in seguito al terribile impatto con l’auto sulla quale viaggiava la famiglia Melillo.
Alla guida del tir, un bulgaro 49enne che ora dovrà rispondere di questa grave accusa. Al momento dell’incidente era alla guida dell’autoarticolato che, dopo aver preso fuoco, ha avvolto tra le fiamme l’auto sulla quale viaggiava Michele Melillo, padre di 33 anni, il figlio di 10 e la moglie di 34 anni. La sola a scampare alle fiamme è stata proprio quest’ultima. Padre e figlio sono morti carbonizzati.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Terni, Raffaele Iannella, ha così accolto la richiesta avanzata dagli agenti della polizia stradale di Orvieto, guidata dal sostituto commissario Stefano Spagnoli, che hanno ritenuto particolarmente rilevanti le responsabilità del camionista bulgaro. Secondo gli inquirenti, infatti, la condotta di guida irregolare dell’uomo ne avrebbe causato la distrazione, facendogli perdere il controllo del mezzo.
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