ORVIETO – Giovedì 28 dicembre – giornata di apertura della 25^ edizione di Umbria Jazz Winter, in programma ad Orvieto fino al 1° gennaio prossimo – il Ridotto del Teatro Mancinelli, location privilegiata della manifestazione, ospiterà alle ore 17.30 un appuntamento letterario che racconta l’Umbria, i suoi caratteri, le sue identità.
Si tratta della presentazione del libro “Il saio e la lince. Viaggio sentimentale nell’Umbria dei miti” di Mino Lorusso Vice caporedattore della sede Rai di Perugia. All’incontro, patrocinato dal Comune di Orvieto, saranno presenti, oltre all’autore: Alessandra Cannistrà, Assessore Comunale alla Cultura, Guido Barlozzetti, giornalista e scrittore, Carlo Rognoni, giornalista e Carlo Pagnotta, direttore artistico di Umbria Jazz.
Il saio e la lince. Viaggio sentimentale nell’Umbria dei miti (Ed. Rusconi)
“L’idea nasce da un viaggio ideale attraverso i luoghi e le testimonianze della storia – passate e recenti – per ricostruire quel vasto mosaico del tutto privo di spirito unitario che è alla base dell’identità regionale. Le vicende di tanti piccoli micro-territori – spiega l’autore – contribuiscono a costruire il carattere – o, meglio, i caratteri – di un territorio ancora più vasto, tenuto insieme da un’entità geografica talora riduttiva e semplificativa. L’Umbria è il paradigma dell’Italia: il risultato di tante piccole identità, spesso in conflitto tra loro, frutto di una diversità ambientale, paesaggistica, culturale e, se vogliamo, ‘antropogeografia’. ‘Umbrie’ ricostruisce questo lungo percorso identitario, che si snoda attraverso i secoli: dal mito narrato (il genius loci) alla storia; dalle storie narranti ai luoghi e ai personaggi che li hanno animati.
In ‘Umbrie’ i miti dell’antichità (Noè, Pilato) incontrano quelli storicizzati (Annibale Barca, Federico II); la vita quotidiana nel Trecento e nel Quattrocento si accosta alla nascita della Belle Époque; personaggi quali Perugino, Pinturicchio, Signorelli, Galileo, Freud, Carducci, Croce, Sciascia, Bartali, Brigitte Bardot, Mastroianni e tanti altri danno il loro contributo alla definizione di un quadro regionale complesso. Dunque Umbrie: conseguenza di tante storie parallele, destinate (o condannate) con l’Unità d’Italia a dialogare e a confrontarsi – talvolta forzatamente – tra loro”.
Mino Lorusso è stato giornalista parlamentare fino al 1993. Ha scritto e collaborato, tra l’altro, con “Gazzetta del Popolo”, “Stampa Sera”, “Sole 24 Ore”, “Il Messaggero”, “MondOperaio” e “Panorama”.
E’ coautore del volume “L’Italia dell’Est” (Rusconi, 1989) ed autore del volume dal titolo “L’era di Achille. Occhetto e la politica italiana da Togliatti a Berlusconi” (Ponte alle Grazie, 1994); “Italia in svendita. La privatizzazione delle aziende statali: politica, impresa, etica” (Il Sole 24 Ore, 2007); “Il Cavaliere inesistente”, (Palomar, 2008). “Umbrie” è il suo primo volume di carattere storico-letterario. Mini Lorusso, inoltre, è tra gli organizzatori de “L’Isola del libroTrasimeno”.