ORVIETO – Con scuse banali cercano di distrarre la vittima così da guadagnarsi una facile via d’accesso in casa e fare razzia di tutto quello che trovano. Succede anche a Orvieto e, purtroppo, sempre più spesso. Solo nella giornata di ieri, due i tentativi per fortuna non andati a segno, registrati ai piedi della Rupe, nel quartiere di Sferracavallo. Prima su via Arno. Hanno agito in tre, due ragazze e un ragazzo (vestito con maglietta rossa e jeans strappati) a bordo di un’auto nera di piccola cilindrata.
In un primo momento si sono appostati nel tentativo di perlustrare la zona, poi, hanno suonato e chiesto alla signora di turno, un’anziana, se aveva bisogno di badanti. A questo punto hanno aspettato che la signora uscisse di casa per provare ad entrare all’interno dell’abitazione passando dal balcone.
Altre tre persone, due uomini e una donna, con uno spiccato accento romano, alla guida di un’altra auto nera, più o meno seguendo lo stesso rituale, hanno suonato ad un’abitazione in via Isonzo per verificare la presenza o meno dei proprietari. Come spesso accade in questi casi, i malviventi scelgono prima i loro bersagli prediligendo le case dove abitano persone anziane. Altri tentativi verificatesi nei giorni scorsi sono stati invece effettuati per via telefonica.
La tecnica ormai comprovata viene messa in pratica da finti assicuratori o finti appartenenti alle forze dell’ordine che chiamano la vittima al telefono per comunicare l’incidente d’auto provocato da un figlio con l’assicurazione scaduta oppure per togliere il congiunto dai guai. Queste persone senza scrupoli si presentano anche alla porta della loro vittima chiedendo tutti i contanti che hanno al momento in casa e, se non li hanno, gioielli.
E molto spesso, per impedire alla persona anziana di chiamare il figlio o altri parenti, tengono il telefono fisso occupato, continuando a far parlare la vittima, mentre un complice, di solito ben vestito e con una valigetta, si presenta a casa. Sempre nella giornata di ieri in piazza della Pace allo Scalo gli uomini del commissariato di piazza Cahen hanno rintracciato una nomade di 28 anni proveniente da un campo nomadi di Aprilia mentre si aggirava con fare sospetto in una zona dove in passato si sono verificati furti e truffe agli anziani. Dal controllo è emerso che la nomade pluripregiudicata era inottemperante alla misura di prevenzione del divieto di ritorno emessa dal questore e, pertanto, è stata accompagnata in commissariato e denunciata alla locale procura della Repubblica. (Sa.Simo)