ORVIETO – Non si arresta l’ondata di furti che sta mettendo in ginocchio l’Orvietano. L’ultimo, in ordine di tempo, quello successo in un appartamento tra Orvieto e Canale dove i ladri, non trovando niente, in segno di sfregio, hanno fatto razzia delle provviste alimentari contenute nel frigorifero lasciando addirittura sul tavolo piatti e bicchieri sporchi. La gente, ora, ha paura. Chiede controlli, invoca sicurezza. Solo nelle ultime settimane una villa a mano armata a Canale, un’aggressione a colpi di bottiglia rotta al petto di un barista di Fabro, un furto da svariate migliaia di euro all’Euronics di Orvieto scalo. E poi ancora, atti vandalici all’ordine del giorno, truffe e raggiri. Una situazione che comincia a preoccupare e su cui le forze dell’ordine fanno quello che possono.
“Ma cosa sta succedendo?” Questa la domanda a cui molta gente vorrebbe trovare una risposta. Secondo Stefano Spagnoli, segretario nazionale del sindacato di polizia Consap, è la stessa posizione geografica della città ad “agevolare” atti malavitosi. «L’autostrada – spiega – permette a chi intende delinquere colpi veloci e puntuali. Alla fine il territorio orvietano rispecchia un po’ quella che è la situazione italiana in generale con un’immigrazione ormai incontrollabile e leggi che permettono ai delinquenti di riacquistare subito la libertà».
Una realtà avvilente su cui, quindi, anche le forze dell’ordine hanno le mani legate, anche perché sotto organico. Basti pensare che, rispetto a qualche ano fa, il numero degli agenti è calato di un buon 25%. Ma, a cambiare, è anche il modus operandi degli stessi malviventi. «Sono molto più pericolosi – aggiunge Spagnoli – perché non hanno nulla da perdere. Anzi. Vengono in Italia proprio perché sanno che qui, andare in carcere, è quasi impossibile. Il nostro sistema legislativo non tutela al meglio i cittadini».
E allora ecco che i furti avvengono anche in pieno giorno o di notte, con le famiglie in casa. «Orvieto potenzialmente, potrebbe essere una delle città italiane più sicure – incalza il segretario della Consap – ma anche le istituzioni dovrebbero fare la loro parte». Ecco perché una buona base di partenza sarebbe il progetto “Orvieto città sicura” con l’installazione delle telecamere nei punti strategici della città.
«Orvieto ha una conformazione che, già di per se, si presta ad essere controllata» aggiunge Spagnoli. L’argomento ancora una volta, è stato affrontato in consiglio comunale. Il sindaco Germani ha assicurato che a breve verranno installate. «Come ho detto anche all’interno del Comitato Provinciale per la Sicurezza presieduto dal prefetto – ha ribadito il sindaco – stiamo accelerando i tempi per arrivare a un primo step. Rispetto ai programmi che avevamo è rimasta sola questione del trasferimento di risorse regionali».