ORVIETO – Armati di pistole e coltelli li hanno svegliati nel cuore della notte, chiusi a chiave nel bagno e portato via gioielli per un valore di settantamila euro. Sono stati momenti di terrore quelli vissuti da una coppia, padre e figlio, originari di Roma e residenti in una villa alle porte di Porano, precisamente in località Le Macchie, tra Canale e Orvieto. Hanno agito in tre, a volto coperto, armati fino ai denti nel cuore della notte. Erano circa le tre e mezza di mertedì.
Dopo essere riusciti ad introdursi all’interno dell’abitazione sfruttando un ingesso secondario, hanno raggiunto le stanze dove stavano dormendo i due, li hanno immobilizzati e, minacciandoli con pistole e coltelli, li hanno chiusi a chiave nel bagno. Poi, hanno fatto razzia di tutto, portando a casa un bottino in gioielli e oggetti preziosi per un valore di oltre settantamila euro. Con il favore della notte, si sono poi dileguati facendo perdere le proprie tracce.
A dare l’allarme sono stati gli stessi proprietari della villa, un uomo di circa settant’anni e il figlio, entrambi romani ma da tempo residenti nella frazione di Canale. Il caso ha voluto che nel bagno ci fosse una forcina per capelli, addirittura del Settecento, grazie alla quale sono riusciti ad aprire la porta. L’allarme al comando dei carabinieri è arrivato alle 5.30.
Una volta raggiunta la villa, che si trova in una zona particolarmente isolata, le forze dell’ordine hanno trovato i due in stato di shock. Dalle informazioni acquisite dagli inquirenti attraverso la ricostruzione delle vittime, è emerso che il colpo è stato messo a punto da una banda composta da almeno tre malviventi. Uno dei particolari rimasto in mente ai proprietari è la loro particolare inflessione dialettale, sicuramente non italiani ma con uno spiccato accento dell’Europa dell’Est.
Da quanto risulta, le vittime della rapina non hanno riportato ferite fisiche ma, sicuramente, un grande spavento dopo essere stati svegliati nel cuore della notte con puntati addosso coltelli e pistole. Un colpo, questo, simile a quello di cui rimase vittima, a giugno dell’anno scorso, un noto dentista di Porano. Più o meno con lo stesso rituale, il professionista era stato svegliato durante la notte con un coltello alla gola e chiuso poi in una camera da letto della sua abitazione, tra l’altro, in piena zona residenziale. In questo caso i malviventi, dopo aver messo a soqquadro tutte le stanze, erano riusciti a scovare la cassa forte riuscendo a trafugare 800 euro in contanti. Ad allarmare la gente, comunque, è la frequenza degli episodi. Ultimo colpo, in ordine di tempo, quello avvenuto a Corbara dove, l’abitazione privata di un politico locale, nonostante cinque impianti di allarme, inferriate di ferro e cancelli, è stata visitata dai ladri che, dopo aver tagliato i cancelli con un frullino e rotto le finestre, vi si sono introdotti all’interno facendo razzia di suppellettili, oro, argenteria e preziosi. Un bottino da diverse migliaia di euro. (Sa.Simo)