FABRO – L’unica colpa è stata quella di non versargli altro alcol. E così, è quasi finita in tragedia, la serata in un bar a Fabro dove due fratelli, di nazionalità moldava di 24 e 20 anni, in evidente stato di ubriachezza, hanno aggredito quasi mortalmente il proprietario e un avventore. E’ successo intorno alle 23 di venerdì sera. I due moldavi, in evidente stato di ubriachezza e portando con sé delle birre in bottiglia, sono entrati all’interno del bar chiedendo altro alcol. Ma visto lo stato in cui stavano, il titolare del locale ha preferito non dargli altro da bere trovandosi di fronte una reazione inaspettata.
Di fronte al rifiuto, i fratelli, entrambi con precedenti penali alle spalle e già contravvenzionati due mesi fa per ubriachezza molesta dai carabinieri di Ficulle, hanno preso la bottiglia di birra che avano in mano rompendola in testa ad un cliente per poi ferire gravemente al petto con il vetro appena rotto, il titolare del bar. Subito sono fuggiti dal locale lasciando il titolare a terra in una pozza di sangue. Nel frattempo, alcuni ragazzi presenti, vedendo le condizioni critiche del ragazzo, hanno avvisato il 112 chiedendo l’intervento di un’ambulanza. Mentre una pattuglia dei carabinieri di Fabro e una gazzella del nucleo radiomobile di Orvieto, si sono messi subito alla ricerca dei moldavi, rintracciati poco dopo nei pressi del centro commerciale. I due, nel vano tentativo di non farsi trovare, avevano percorso a piedi un tratto di fiume coperto da vegetazione per poi rimettersi sulla strada con il busto coperto di fango. Arrestati per tentato omicidio, su entrambi sono state applicate le misure cautelari degli arresti domiciliari.
A seguito dell’aggressione subita, il titolare del bar è stato sottoposto ad un intervento chirurgico d’urgenza ed è tuttora in prognosi riservata. L’avventore, invece, è stato medicato per ferite lacero-contuse senza riportare lesioni gravi. «Gesti intollerabili ed assurdi hanno colpito la nostra comunità – è il commento del sindaco di Fabro Maurizio Terzino – Questo gravissimo episodio non può esser in alcun modo tollerato e ci auguriamo che la giustizia faccia rapidamente il suo corso. Un caro saluto a due ragazzi che sembrano fortunatamente fuori pericolo malgrado le loro cicatrici resteranno profonde a lungo. A Marco ed Alessandro un forte abbraccio a nome di tutta la collettività». Un caso, questo, che per la sua brutalità, ricorda quello successo due anni fa in un bar del centro a Terni dove rimase vittima il giovane volontario della Croce Rossa David Raggi, morto dopo essere stato sgozzato con il collo di una bottiglia rotta da un marocchino di 29 anni. L’unica sua colpa, trovarsi casualmente lì. (Sa.Simo)
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