di Massimo Gnagnarini – Assessore al Bilancio del Comune di Orvieto.
Quello sottoposto all’approvazione del Consiglio comunale del 18 aprile prossimo è il quarto bilancio presentato da questa Amministrazione ed è accompagnato dal Documento Unico di Programmazione 2017-2019 che contiene le linee programmatiche e il dettaglio delle cose da fare da qui a fine consigliatura.
E’ un Bilancio che segna la transizione dal periodo dedicato al risanamento dei conti a quello della ripresa degli investimenti. In altre parole il deficit storico è stato azzerato chiudendo definitivamente e con largo anticipo il capitolo predissesto finanziario, le tasse locali sono state ridotte del 25%, il già alto livello dei servizi di welfare è stato consolidato nonostante i tagli dei trasferimenti regionali e governativi e, soprattutto, c’è una robusta ripresa degli investimenti in servizi e opere pubbliche che solo per il 2017 ammontano ad oltre sette milioni di euro al netto del pacchetto milionario dell’ Area Sud Ovest -Orvietano recentemente approvato dal Governo.
Orvieto è tornata di buon diritto tra le città virtuose e con i conti in ordine. Tuttavia permangono le problematiche sul rilancio dello sviluppo economico e dei livelli occupazionali nonché quelle più particolari della crisi economica dei centri storici, compresi i più belli e affascinanti come quello della nostra città. Nessuno può credere che le soluzioni siano tutte alla portata della mano pubblica locale, tuttavia il Comune deve e può giocare le sue carte al pari e insieme agli operatori economici.
Bisogna però convincerci tutti di una cosa: Il passato non può tornare ! L’amarcord di Orvieto anni 70/90 con lo struscio per il Corso, i militari e le fabbrichette delle partecipazioni statali non serve e non ci è utile per disegnare il futuro.
Non dobbiamo confondere questa ormai novennale crisi economica congiunturale, che ha colpito indistintamente tutte le attività tradizionali, con i più radicali e ormai divenuti strutturali cambiamenti degli stili di vita da fb agli uffici pubblici on line fino ad Amazon.
Cercare di mettersi di traverso per riconquistare quote di mercato e attività assorbite dalla rivoluzione di internet sarebbe come voler fermare l’acqua di un torrente a mani nude. Occorre seguire la corrente, creare e unire le nostre cento eccellenze nel brand orvieto offerto alle opportunità dall’e-commerce per vendere e darsi appuntamento a Orvieto perchè visitare la città reale sarà il nostro valore aggiunto e il nostro vantaggio competitivo.