di Gabriele Polleggioni
Il calcio accompagna la vita di tante persone, a volte ti prende per mano, altre è passione o follia, sa regalarti un sorriso o una lacrima …
Poi c’è la famiglia Cioci, la storia di Giuliano e Nicolò, padre e figlio… quando il calcio diventa un “affare di famiglia”!
Benvenuti Giuliano e Nicolò…
Dove nasce la vostra grande passione per il calcio?
Giuliano: Tutto ha inizio a 6/7 anni, il campo da calcio era semplicemente la strada…ogni giorno dopo la scuola ci ritrovavamo con gli amici per dar vita a partite che sembravano non finire mai, ero molto piccolo ma questo sport mi era già entrato dentro.
Nicolò: Posso dire di essere nato all’interno di un campo di calcio, fin da piccolissimo ho seguito la carriera di mio padre che mi ha trasmesso l’amore per questo sport. A 5 anni già facevo “scuola calcio”, dopo Todi, Castiglione in teverina e Madonna del latte sono tornato a Orvieto per iniziare la trafila nel settore giovanile.
Il primo ricordo dei vostri anni di settore giovanile…
Nicolò: il primo che mi viene in mente riguarda una partita che stavamo perdendo 1-0, giocavo nell’Orvietana e il mio allenatore era Gigi Simonetti. Quel giorno riuscii con una doppietta a ribaltare il risultato e a far felice mia madre Sabrina e mio nonno Gilberto che in quell’occasione erano seduti in tribuna! Fu una giornata davvero emozionante!
Giuliano: credo fosse il 1979…in una partita fra 2 selezioni locali riuscii a segnare 12 gol in un solo incontro….veramente una grande soddisfazione!
C’è una persona a cui vi sentite di dire “grazie”, sempre legata al mondo del calcio?
Giuliano: C’e una persona e risponde al nome di Antonio Tito…un uomo con la U maiuscola che è stato fondamentale per la mia crescita sportiva ed umana, sapeva essere duro e allo stesso tempo comprensivo e “paterno”, una persona che manca molto a me e al calcio in generale…
Nicolò: L’incontro con Mister Mauro Viviani è stato decisivo per la mia carriera da calciatore, l’ho avuto nella cat.Esordienti e ho potuto apprezzare oltre le sue qualità morali anche le grandi competenze tattiche,un bagaglio di esperienza dal valore inestimabile…
Un pregio e un difetto di Giuliano calciatore..
Nicolò: il pregio è senza dubbio lo spiccato “senso del gol”, è stata questa la sua caratteristica migliore. Un difetto forse è la poca propensione a giocare per la squadra,a partecipare alla manovra…
Un pregio e un difetto di Nicolò calciatore…
Giuliano: un pregio è sicuramente il piede sinistro, ha una buonissima tecnica che io non avevo affatto…Un difetto può essere la poca cattiveria agonistica, li può e deve ancora migliorare molto…
Potendo fare un nome, qual’e il compagno di squadra di cui non faresti mai a meno?
Giuliano: Mirko Chiasso!!!Oltre ad essere un buon amico è stato anche un grande compagno di squadra, avevamo un’ottima intesa, bastava un’occhiata o un gesto per capire le nostre intenzioni, sapeva mandarmi in porta come nessun altro, non a caso ho cercato di portarlo con me in quasi tutte le squadre in cui ho giocato!
Nicolò: Un nome per me è quello di Edoardo Cignelli, abbiamo trascorso tanti anni insieme,non solo all’interno del rettangolo di gioco,è un partner d’attacco ideale! Le sue caratteristiche si sposano alla perfezione con le mie…per questo non posso che fare il suo nome…
Qual’e la più grande soddisfazione ottenuta nella vostra carriera?
Nicolò: Quando militavo nell’Orvietana,categoria Giovanissimi,fui molto vicino al passaggio alla Ternana calcio,per motivi di cui tutt’ora non sono a conoscenza non si concluse l’operazione,fu una bella soddisfazione ma anche un piccolo rimpianto per come andò a finire…
Giuliano: La Narnese è stata una grandissima soddisfazione!un esperienza iniziata con alcune difficoltà in un clima “ostile”nei miei confronti, grazie alla guida di Marco Schenardi riuscii ad essere decisivo per la vittoria del campionato di Eccellenza e della coppa Italia di categoria! Oltre i titoli sul campo..ho fatto ricredere col mio comportamento tante persone che non credevano in me, questo davvero non ha prezzo!
Come giudicate questo “momento storico” per il calcio dilettantistico?
Giuliano: la situazione economica è complicata,nella vita reale e di conseguenza anche nel mondo del calcio.Allestire compagini competitive è diventato difficile e l’evidente calo tecnico a cui ci troviamo di fronte ne è la dimostrazione.Ci vorrà del tempo per vedere un miglioramento in tal senso…
Nicolò: …sono d’accordo con mio padre(ci mancherebbe altro!!!!!)e aggiungo che anche a livello giovanile si fa fatica nel tirar fuori giovani di talento,forse perché non ci si punta realmente o forse perché la passione per questo sport meraviglioso sta venendo meno anche nelle nuove leve,che dovrebbero far da traino per tutto il movimento,specie in periodi così difficili da affrontare dal punto di vista economico.
Se Sabrina (moglie di Giuliano e madre di Nicolò), fosse un calciatore, chi sarebbe?
Giuliano e Nicolò: All’unanimità…Gennaro “ringhio” Gattuso! Ha grinta da vendere, è molto caparbia e allo stesso tempo istintiva, in poche parole è una Leader nata, impossibile farne a meno…in ogni ambito…e soprattutto nella vita quotidiana!!!!
Concludiamo l’intervista con un augurio al “calcio orvietano” e non solo….
Nicolò: l’augurio di una crescita veloce di tutto il movimento calcistico del comprensorio,con un ‘Orvietana di nuovo in serie D,ai livelli che per blasone,storia,tradizione…le competono.
Giuliano: il mio augurio va a tutte le società del nostro territorio, nessuna esclusa…con un plauso al Ciconia calcio che, pur con difficoltà, riesce a portare avanti la propria attività in modo dignitoso e con risultati buoni per la categoria che va ad affrontare, una speranza va alla valorizzazione dei giovani, fondamentale per la crescita delle società sportive a livello regionale e non solo…
Saluto con affetto la famiglia “Cioci”, Giuliano e Nicolò, uniti dall’amore reciproco per il calcio, quella passione che unisce “semplicemente” la vita di un padre e di un figlio…
Con l’occasione porgo i miei più sinceri auguri di Buone feste a tutti gli sportivi orvietani e alle loro famiglie!
Arrivederci al 2017