ORVIETO – Dopo la presentazione, il 4 settembre scorso, del programma di comunicazione 2017 “Orvieto diVino”, proseguono le azioni che il Consorzio Vino di Orvieto e il Comune di Orvieto hanno individuato, su iniziativa del Comitato Scientifico coordinato da Riccardo Cotarella (presidente dell’Unione Mondiale degli Enologi), per promuovere le peculiarità del territorio, dal vino alla cucina, dall’arte all’artigianato della Città della Rupe per riaffermare la storica centralità della produzione enoica orvietana.
Il prossimo appuntamento sarà il convegno su Una Viticoltura di precisione per il rilancio di Orvieto e Dematerializzazione dei Registri Vinicoli in agenda per l’intera giornata di sabato 5 novembre al Palazzo del Capitano del Popolo di Orvieto a partire dalle ore 9.30.
La giornata di studi e approfondimenti è rivolta ai vitivinicoltori orvietani e i loro collaboratori impegnati nella ristorazione, nell’ospitalità, nell’arte ed artigianato, e a quanti intendono dare il proprio contributo al progetto, per meglio comprenderne le istanze dei singoli settori e cooperare in stretta sinergia. E’, infatti, l’occasione per acquisire quegli elementi informativi sulle nuove frontiere che si stanno già delineando in vigna e in cantina, la cui conoscenza costituisce un quid aggiuntivo per meglio affrontare la competizione qualitativa e gestionale dell’impresa vitivinicola, sempre più agguerrita.
La viticultura oggi va sempre più in stretta sintonia con il mondo digitale per perseguire già in vigna l’eccellenza della qualità della produzione e ottenere la competitività imprenditoriale della gestione delle imprese vitivinicole attraverso la sburocratizzazione.
“Il traguardo della viticoltura di precisione – spiega Riccardo Cotarella – è quello di conoscere lo stato, la salute, il vigore e le necessità fisiologiche delle viti appartenenti a differenti zone del vigneto, mediante precise coordinate geografiche, ossia la georeferenziazione, per meglio adeguare in maniera puntuale e mirata rispetto alle esigenze le tecniche colturali e di intervento, in modo che siano gli strumenti informatici ad aiutare a gestire in maniera ampiamente automatizzata un enorme numero di piante. Insomma, ad ogni pianta è possibile dare il sostegno e la coltura e fare gli interventi mirati alle singole esigenze e a quelle del terreno su cui la vite si sviluppa, senza sprechi e senza ridondanze, sempre comunque pericolose”.
La viticoltura di precisione consente la gestione informatizzata del più alto numero di informazioni possibili riguardanti non tanto un appezzamento quanto di sue porzioni, che possono essere anche molto piccole, a seconda delle necessità che ci si è proposti di indagare, sino a giungere alla singola vite. Lo stesso Cotarella mette in evidenza che “si tratta di interventi che vengono apprezzati nella viticoltura, soprattutto quella collinare, in quanto di frequente all’interno del medesimo vigneto si ritrovino aree contraddistinte da differenti composizione e struttura del terreno, dalla presenza di umidità, da diversa illuminazione e microclima. A queste diversità la coltura di precisione risponde mettendo in evidenza differenti stati di espressione fisiologica. Una precisione che può consentire scelte vendemmiali in un vigneto oppure in un grande comprensorio, come per esempio per i soci di una cantina sociale ove la programmazione della vendemmia è sempre un annoso problema di difficile soluzione”.
Di questi temi ne discuteranno Fernanda Cecchini, Assessore all’Agricoltura della Regione Umbria; Alessandro Masnaghetti autore della “Mappa del Territorio dell’Orvieto Doc”; il prof. Riccardo Valentini, docente e ricercatore di Ecologia; il prof. Attilio Scienza, docente, ricercatore e autorità in materia di viticoltura a livello internazionale, il prof. Fabio Mencarelli; le conclusioni del convegno saranno tratte da Riccardo Cotarella. La prima parte delle giornata, si concluderà alle ore 12:15 con la degustazione dei vini Consorzio Vino Orvieto.
Nel pomeriggio, alle ore 15, i lavori riprenderanno con l’analisi dei vantaggi e delle problematiche applicative della “Dematerializzazione dei Registri Vinicoli”. Dal 1° Gennaio scorso, in base al decreto N.293 del 20/03/2015, infatti, è entrato in vigore l’obbligo di invio telematico al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali dei dati relativi alla gestione dei registri per quanto riguarda il settore vitivinicolo. Ciò significa che determinati operatori saranno obbligati alla tenuta del registro e alla conseguente dematerializzazione dei registri vino, ossia dovranno sottostare all’obbligo di trasmissione in modalità telematica di tutti i registri relativi alle cantine che al momento vengono compilati su carta. La fase sperimentale finirà il 31 dicembre prossimo e, quindi, a partire dal 1° gennaio 2017 sarà obbligatorio tenere esclusivamente il registro telematico. A trattare il tema sarà Emilio Ravotti, di Erinformatica. I lavori dell’intera giornata di utile analisi tecnico-imprenditoriale saranno moderati da Patrizia Marin, responsabile comunicazione del Consorzio Vino Orvieto.
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Dopo questo convegno, il Sindaco di Orvieto Giuseppe Germani e il Presidente del Consorzio Vino Orvieto, Vincenzo Cecci anticipano che sono in cantiere altre azioni: dal 28 Dicembre all’1 Gennaio nell’ambito di Umbria Jazz Winter Festival, prestigiose Degustazioni guidate dai maggiori esperti italiani quali Luca Maroni, Daniele Cernilli ed altri; il 28 Gennaio l’incontro su “La comunicazione per valorizzare i tesori di Orvieto” con il Dr. Marcello Masi di Linea Verde e il Prof. Mario Morcellini e ad Aprile la prima “Festa della Fioritura della Vite” con il Critico d’Arte Vittorio Sgarbi e, come Madrina, il Critico di Panorama, Fiammetta Fadda. Tali personaggi fanno parte del Comitato Scientifico guidato da Riccardo Cotarella.