di Lucia Vergaglia (M5S)
All’assessore uscente un ringraziamento per l’attività e le iniziative sull’universo etrusco che hanno rifocalizzato l’attenzione in una parte rilevante della storia cittadini da valorizzare. Non è un mistero che per il resto noi non si andasse d’accordo in relazione a gran parte dell’impostazione dell’attività assessorile svolta dalla dott.ssa Martino e che ci sia stato più di uno scontro che però finisce qui. La dottoressa Martino del resto lavorava assieme agli altri in Giunta e quindi le nostre critiche restano all’Amministrazione che forse doveva sostenere maggiormente il proprio assessore quando vedeva che non poteva seguire tutto quel sistema di deleghe (Cultura, Grandi Eventi, Agricoltura, Sviluppo Economico, Marketing Territoriale e persino il Commercio) ovvero la gran parte degli assi su cui dovrebbe reggersi la città e pertanto sorge il dubbio che piuttosto che un assessorato le abbiano dato l’ufficio “capro espiatorio” in modo da fare da parafulmine fino all’approvazione del documento sulle Aree Interne.
Adesso è forse il momento di fare una messa a punto e redistribuire quale mare magnum di deleghe tra più responsabili e, per recuperare questi anni di scarsa vivacità e scarsissimo ascolto, puntare ad un sostituto maggiormente capace d’impegno e di presenza per il restante mandato di Germani a cui chiediamo di svincolarsi dall’esercizio partitico dei veti contrapposti.
«Orvieto è un tesoro prezioso da proteggere nell’ambiente, da valorizzare per cultura, turismo e tradizione, da promuovere come sede di enti pubblici prestigiosi ed eventi internazionali, da sostenere nell’esprimere le sue potenzialità lavorative ed imprenditoriali trasformando le peculiarità come quella dell’essere il centro esatto dell’Italia in opportunità per la creazione di posti di lavoro e marchi di livello internazionale, da agevolare per le giovani coppie e le famiglie che si allontanano nei dintorni ben più ospitali ed inclusivi per invertire il declino demografico.
Noi non abbiamo mai fatto mancare la nostra capacità di proposta e di iniziativa e non ci siamo mai messi di traverso per puro calcolo politico, e questo tutti gli osservatori esterni lo riconoscono, e persino gli avversari. Aspettiamo quindi di conoscere le intenzioni di Germani per una Giunta in grado di essere presente alla città ed alle esigenze dei cittadini e, pertanto, gli chiediamo anche di relazionare sui cambiamenti delle sue linee programmatiche di governo che, per esempio, non comprendevano il tentativo di uscita anticipata dal predissesto e non comprendevano il dover affrontare le pesanti crisi del sistema bancario locale e dell’ambiente con le minacce dell’inquinamento e la possibile crisi della discarica.»