ORVIETO – Sabato 5 novembre alle ore 16, ad Orvieto presso il Palazzo dei Sette si terrà un incontro tenuto dai relatori della ME-MMT riguardante un tema diventato ormai di prioritaria importanza per tutti i cittadini. La crisi economica, bancaria e sociale. Le cause di tutto ciò e soprattutto le soluzioni per uscirne.
Il tutto analizzato da alcuni relatori economici della ME-MMT. Una scuola economica che prende il nome dal suo fondatore, l’economista Warren Mosler e che eredita cento anni di sapere economico da giganti come Friedrich Knapp, John Maynard Keynes, Abba Lerner, Michal Kalecki, Wynne Godley, Hyman Minsky e che fa della politica keynesiana e della sovranità monetaria i suoi capisaldi.
La ME-MMT ha preso spazio in Italia grazie al lavoro giornalistico di Paolo Barnard nei primi anni della crisi (vi ricordate Lehman Brothers, mutui subprime, spread, ecc.?) e in questi ultimi anni si è strutturata in Italia organizzando incontri e conferenze fino ad arrivare a Roma e Bruxelles per analizzare la crisi con un occhio diverso ma soprattutto con soluzioni diverse da quelle suggerite dall’Europa, visti i risultati del tutto insufficienti di questi anni.
I ragazzi della ME-MMT ci illustreranno con grafici e numeri alla mano, ma soprattutto con una semplicità disarmante gli errori, le contraddizioni e le scelte scellerate perpetuate da Bruxelles e dai nostri capi di Stato dall’ingresso nell’Euro fino alle cessioni di sovranità nazionale dopo la crisi dello spread.
E’ ormai chiaro a tutti i cittadini quanto sia centrale il ruolo dell’economia nella vita di tutti i giorni. Per questo motivo è importante capire il perché della crisi, della sua durata, e del crollo del PIL italiano non solo economico ma anche e soprattutto politico. Tutto ciò non deriva solo dalla casualità o dall’alta finanza. La politica ha le sue responasibilità; e numeri e grafici stanno lì a dimostrarlo.
Durante l’incontro verranno affrontati anche i temi più attuali: banche e referendum costituzionale.
Cercheremo di capire quanto sono al sicuro in nostri risparmi, quali sono le banche con il più alto rischio di defalut e il ruolo centrale che lo stesso referendum costituzionale gioca in tutto questo.