di Valeria Cioccolo
Inizia presto la mia giornata a LCG, voglio godermi fino in fondo questo ultimo giorno di fiera; mi ritrovo a camminare per le strade ancora vuote, mentre ammiro le splendide vie, le chiese e i palazzi di questa preziosa ed antica cittadina toscana che da 50 anni è ancora la vitale protagonista sulla scena internazionale del gioco e del fumetto con Lucca Comics & Games.
Sono appena le 9 di mattina, all’apertura del quinto giorno della manifestazione le vie di Lucca diventano improvvisamente affollate, mentre mi ritrovo attorniata da elfi, zombie, supereroi. Oggi non c’è limite alle possibilità, il tempo si ferma e comincia la magia. Difficile dare conto di tutto, ma sicuramente una tappa obbligata per gli appassionati di giochi è il padiglione Carducci.
Chi vuole, può partecipare a dimostrazioni gratuite di giochi da tavolo e videogames, con tavoli a tema e tanti animatori disponibili ad insegnare e mostrare le novità di quest’anno. Girovagando si incontra anche un’area dedicata agli illustratori fantasy, vedo al lavoro l’americano Tony DiTerlizzi e il nostro Paolo Barbieri. Sembra quasi semplice, mentre segui ammirato il tratto veloce del pennello sulla tela, perché in poco tempo quei segni si animano, diventando draghi e personaggi fantastici, ma invece ogni tratto nasce, oltre che da un talento naturale, da anni di studio e fatica.
Gli appassionati di fumetti non possono invece mancare alla visita dei padiglioni dei grandi editori, la Panini (proprietaria della Marvel) in cui trovare edizioni nuove e cult di Spiderman, gli Avengers, Ratman, ma anche Topolino (vista una prima edizione, costo per portarla a casa 1.500 euro) , e la Bonelli, con i classici Dylan Dog, che quest’anno festeggia i 30 anni di pubblicazione, Natan Never, Tex, Zavor e il nuovo Morgan Lost.
Ma anche gli editori minori si stanno facendo strada sulla scena Italiana e non solo. È immenso il padiglione centrale di piazza Napoleone che riunisce le case editrici più piccole ma non per questo di minore qualità. Da tenere a mente tra gli altri la Tunuè che pubblica fumetti intensi, che spesso affrontano problematiche umane e sociali, come “Dammi la mano” di Simona Binni, presente allo stand (e molto disponibile con i suoi lettori) o ‘Rughe’. Impossibile poi non menzionare la Bao Publishing. Per lei è la fila chilometrica di ragazzi che si affollano pazienti per un autografo di Zero Calcare, testimonial ufficiale di questa edizione di Lucca Comics, arrivato nel frattempo allo stand.
Consultando il programma della giornata ti accorgi che c’è solo l’imbarazzo della scelta visti i numerosi appuntamenti in calendario: tantissimi gli incontri, i seminari e i laboratori disseminati in vari punti della città, si va dalle tecniche di animazione, a come si realizza un fumetto, alle anteprime cinematografiche, agli incontri con gli autori. A malincuore decido di non partecipare ad un evento in particolare, così da poter girovagare e vedere il più possibile, ed immergermi in un’atmosfera irripetibile in cui gli spettatori, molti dei quali cosplayer – che impersonano cioè il loro personaggio preferito – diventano essi stessi protagonisti dello spettacolo.
Si respira così tanto entusiasmo che alla fine ti sembra di aver vissuto chissà quante vite, tra pagine animate da draghi volanti, pozioni e fatine, spade, bacchette magiche, maghi e guerrieri, mentre si mescolano personaggi di ieri protagonisti di oggi, tra videogames e fumetti, a dimostrazione che tecnologia e carta vanno ancora amabilmente a braccetto.