La pianta dell’ulivo e l’olio suo prodotto principale, sono i protagonisti principali della prima giornata tematica sull’agricoltura organizzata dalla Riserva Naturale Monte Rufeno nell’ambito dell’Edizione 2016 della festa “Viaggio nella Civiltà Contadina ed Artigiana di Acquapendente”. Momento clou il convegno del pomeriggio ospitato presso la Sala Chico Mendez (Convento di San Francesco), in cui il Dottor Paolo Zani (giornalista della rivista “Vita in Campagna” per quanto riguarda le tematiche collegate all’olivicoltura) si sofferma sui metodi di coltivazione della pianta. Molte le tematiche affrontate. In merito alla concimazione, si sofferma sull’importanza dei tre macroelementi (azoto, potassio e fosforo) e sul microelemento boro la cui carenza provoca foglie con punte gialle, rigonfiamenti delle stesse, apici disseccati con malformazioni). Si consigliano interventi venti giorni prima delle fioritura e altri tre dopo la stessa. La concimazione organica della pianta deve essere effettuata ogni 2-3 anni mentre quella minerale con urea annualmente e con grado di aumento per quattro anni. Per quanto riguarda il rapporto concimazione-produzione per ogni 10 Kg di olive prodotte 6 kg di urea, 1,5 kg di perfosfato triplo e 6 kg solfato di potassio. Fondamentale la gestione del terreno. Che deve essere eliminato dalle erbe infestanti, interrato con concimi, penetrato da acqua e urea, mineralizzato, lavorato 3-4 volte all’anno per evitare erosioni. Si consiglia di usare solo in pochissime occasioni il diserbo preferendo come tecnica l’inerbimento apposito con sostanza organica che facilita la raccolta. Importante l’irrigazione. Che migliora lo sviluppo vegetativo, aumenta la fertilità, aumenta le dimensioni del frutto, non diminuisce la resa olio ne le caratteristiche sensoriali dell’olio. Le forme irrigazionali di soccorso ed in deficit controllato, devono essere effettuate prima delle fioritura, nella fase iniziale di crescita del frutto e nella fase di elevato accumulo di olio nella drupa. Con la potatura, si mantiene il buon rinnovo vegetativo, l’adeguato rapporto legno-foglia, favorire illuminazione della chioma, mantenere sana la pianta, adattare la forma al tipo di raccolta e gestione oliveto. Per quanto riguarda le forme geometriche della pianta, quella sferica crea scarsa illuminazione mentre quelle irregolare è esposta al massimo alla luce. La cosiddetta potatura di produzione deve essere effettuata dopo la fase climatica delle gelate ed a fine estate. Necessario verificare la forma di allevamento delle piante, sfoltire la chioma nelle parti alte, eliminare pulloni e succhioni, asportare esauriti. Dopo una breve lezione sul campo, il tecnico lombardo si sofferma sulle problematiche create dalla cosidetta “mosca”. Di lunghezza circa 4-5 millimetri, effettua sulle foglie piccole punture triangolari. Con deposizione uova a Luglio, trova condizionali ottimali con le alte temperature (circa 30 gradi) ed umidità. Lotta principale l’inserimento di esche proteiche. Lotta biologica con lancio di insetti e biotecnologica con trappole innescate. Tra i metodi collaterali l’anticipo della raccolta. Nella mattinata pre-convegno presso il casale Felceto (Casa delle Tradizioni Contadine), iniziativa “Un goccio di salute” con ritorno alla tradizione contadina attraverso l’olio. L’evento è stato svolto in collaborazione tra l’Associazione il Ginepro e quella onlus Familia. Dopo una breve escursione alla scoperta delle tradizioni locali inserite all’interno del casale stesso e all’oliveto, si è svolta una degustazione di cinque diverse varietà di olio extravergine di oliva biologico del territorio fornito dall’Associazione il Ginepro e dall’agriturismo Le Roghete (esperti per l’occasione Sara e Roberto del frantoio di Piensi (Bagnoregio). Dopo pranzo i partecipanti guidati da Stefano Ceccarelli hanno effettuato una visita guidata all’orto sinergico urbano. In contemporanea all’inizio convegno, hanno aperto i battenti le mostre “Scketch your park: taccuini di disegni e racconti in natura”, con selezione itinerante delle opere presentate nel concorso di disegno naturalistico per le scuole del Lazio realizzato all’interno del progetto europeo Life go Park e “Sfarfallando qua e là “ di Fabio Polimadei.
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