di Fausto Vergari
Se n’è andato un altro. Bruno Broccatelli classe 1932, ci ha lasciato la notte scorsa. Era un orvietano doc, era nato e cresciuto a San Giovenale, aveva vissuto, il periodo della guerra quando” in città i gatti non c’erano più”. Era il barbiere dei vip: nella sua bottega erano passati tutti gli Orvietani più importanti. Quanti racconti, quanti aneddoti. Da buon barbiere era un grande “narratore”, ma sapeva anche quando doveva limitarsi ad ascoltare senza entrare nelle discussioni perché ”i clienti erano tutti clienti e aveva tutti il diritto di aver ragione”. Qualche anno fa gli era stato assegnato il premio come miglior artigiano dell’anno. Lo meritava tutto perchè non era un barbiere qualsiasi: già negli anni sessanta, insieme alla sua inseparabile Eva, era andato a fare corsi di aggiornamento a Parigi e anche lì aveva saputo distinguersi.
L’altra sua grande passione era la musica. Era stato il batterista dell’orchestra Arcobaleno. Quante feste, quanta allegria, quanta gioventù. Quando ne parlava i suoi occhi si velavano di malinconia, ma non voleva arrendersi e fino all’ultimo aveva studiato il mandolino.
Poi Eva lo aveva lasciato e Lui, senza la compagna della sua vita si era smarrito. Sì continuava ad andare al biliardo e a suonare il mandolino, ma aveva perso l’entusiasmo, la voglia di vivere “la spinta”, era un altro Bruno.
Ora forse ha ritrovato il suo mondo, la sua Eva, il grande Amico Gastone e Bassetta e tutti gli altri. Forse l’Arcobaleno tornerà a suonare e Bruno sarà ancora il batterista trascinante di sempre.